Perchè praticarela ginnastica intima

C’è un allenamento «invisibile» agli occhi che incide come pochi altri sul benessere globale del corpo femminile in ogni età e stato. Per praticarlo non occorre andare in palestra a sudare, né investire risorse particolari, se non la voglia di dedicare cinque minuti al giorno in un’attività rilassante. È la ginnastica intima, che mantiene in forma i muscoli del pavimento pelvico, dal pube al coccige comprendendo la vagina, l’uretra e il retto. I risultati non si vedranno all’aumentare del tono o dei muscoli «esteriori», ma l’organismo ringrazierà lo stesso. Nel momento in cui, per esempio, durante il ciclo mestruale i dolori saranno un po’ attenuati o quando si incorrerà di meno in fastidiose perdite intime; oppure nel corso di una gravidanza, per garantire un parto sereno. Per non parlare dei vantaggi durante i momenti di intimità di coppia, visto che la ginnastica del pavimento pelvico agisce sul miglioramento della vita sessuale in molti modi: aumenta la sensazione di piacere e aiuta a risolvere vaginismo e dispaurenia.
La ginnastica intima non ha età e si rivela ottima alleata anche in menopausa, quando secchezza vaginale e vampate sono alcuni degli effetti collaterali di un delicato periodo di transizione. Un esercizio da cui partire quando si approccia la ginnastica intima è la sensibilità sulla contrazione da sdraiati. È importante contrarre i muscoli attorno all’ano e poi sforzarsi di fare lo stesso con quelli attorno a vagina e uretra. Per capire se l’esercizio sta riuscendo bisogna verificare che le cosce e i glutei siano rilassati. Ogni contrazione va mantenuta per circa due secondi e per diverse volte: l’obiettivo è aumentare la durata di sessione in sessione.