Tutto sull’ipoacusia e le soluzioni più efficaci

Sottoposto a molti rumori differenti, con il trascorrere degli anni il nostro udito può perdere funzionalità. Si va quindi incontro a ipoacusia, una sindrome che colpisce solitamente gli anziani, ma che può interessare anche bambini e ragazzi. L’ipoacusia è un problema molto diffuso a livello mondiale: basti pensare che, secondo numeri dell’Organizzazione mondiale della sanità, a livello globale ne soffrono circa 466 milioni di persone. Il dato, in virtù di alcune abitudini sbagliate – come per esempio ascoltare musica troppo alta con gli auricolari – potrebbe però aumentare nei prossimi anni.
Esistono sostanzialmente due tipi diversi di patologia, per i quali variano anche i trattamenti farmacologici. C’è innanzitutto l’ipoacusia trasmissiva, che si verifica quando la sindrome interessa la parte esterna dell’orecchio. In questo caso sono coinvolti organi come il condotto uditivo, la membrana del timpano e piccole ossa come l’incudine e la staffa. Sono molte le cause che possono portare all’ipoacusia trasmissiva, come per esempio l’otite o la presenza di un tappo di cerume. Tra le terapie più indicate per la risoluzione del problema ci sono i mucolitici e, quando le otiti sono più fastidiose, gli antibiotici e i cortisonici.
C’è poi l’ipoacusia percettiva o neurosensoriale, solitamente provocata da traumi acustici di forte intensità, oppure da malattie infettive, tra le quali spicca la meningite. In genere si tratta di una condizione più severa rispetto a quella trasmissiva, che causa inoltre sintomi particolarmente fastidiosi. Chi soffre di ipoacusia neurosensoriale, per esempio, fatica nel comprendere il significato delle parole che ascolta. La gravità di questa condizione fa sì che, in alcuni casi, non sia possibile intervenire con farmaci, ma solamente con l’installazione di apparecchi acustici, solo però dopo essersi consultati con uno specialista. Tra i medicinali che possono dare maggiore sollievo ci sono i cortisonici o, in alternativa, l’intervento mediante ossigenoterapia iperbarica.
Le due condizioni patologiche possono anche sommarsi l’una all’altra, portando alla cosiddetta ipoacusia mista. Un caso tipico fa riferimento alla presenza, in contemporanea, di un deficit neurosensoriale a cui si unisce la presenza di una forte otite. Trattandosi di una condizione combinata è necessario intervenire con sia con una terapia farmacologica specifica – tramite, come detto in precedenza, antibiotici e cortisonici – unita all’installazione di una protesi uditiva.