Svizzera

Willy Michel, il pioniere dei sistemi d’insulina che ha cambiato la cura del diabete, vince il Prix Suisse

Il fondatore di Disetronic e Ypsomed premiato per aver portato l’innovazione svizzera della tecnologia medica nella vita di milioni di pazienti
Credit Sandra Blaser
Mattia Sacchi
16.11.2025 06:00

Il Prix Suisse 2025 ha premiato Willy Michel, imprenditore bernese e pioniere della tecnologia medica, riconoscendone il contributo al progresso scientifico e industriale della Svizzera. Il premio è stato consegnato dal consigliere federale Albert Rösti; Stefan Linder, direttore di Iniziativa Svizzera, ne ha tracciato il profilo: «Willy Michel è sinonimo di visione, innovazione e responsabilità sociale».

Con Disetronic e poi con Ypsomed, Michel ha rivoluzionato la somministrazione dell’insulina, portando nel mondo dispositivi che hanno migliorato la vita di milioni di pazienti. Il riconoscimento sottolinea la capacità di coniugare ricerca, produzione e impatto sociale, sostenendo allo stesso tempo l’occupazione e la formazione tecnica in Svizzera.

Credit Sandra Blaser
Credit Sandra Blaser

Nel corso della serata, Iniziativa Svizzera ha presentato i progetti sostenuti nel 2025: il True Story Award, che riunisce a Berna il giornalismo narrativo internazionale con oltre mille reportage da più di cento Paesi; One Young World Switzerland, piattaforma per giovani leader impegnati su temi sociali e ambientali; lo Swiss Gender Medicine Symposium con l’Università di Zurigo, dedicato alla medicina di precisione con prospettiva di genere; e EntrepreneurSkills, competizione interdisciplinare nata nell’ambito di SwissSkills, che quest’anno ha sfidato nove team sul tema “apprendimento e rischi dell’intelligenza artificiale”.

Il Prix Suisse, istituito da Iniziativa Svizzera nel 2021, alterna ogni anno i propri ambiti — economia, scienza, sport, cultura — premiando figure che hanno contribuito a definire l’identità innovativa del Paese. Dopo Peter Spuhler, Martine Clozel, Marco Odermatt e Büne Huber, il nome di Willy Michel entra così nell’albo d’oro di un premio che guarda avanti, con la stessa concretezza con cui lui ha saputo portare la tecnologia svizzera nelle mani del mondo.

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