Le auto che hanno fatto la storia

Camargue, il coupé “dinamico” di Rolls-Royce

Lanciata nel 1975, è un raro caso di design richiesto in outsourcing da parte dello storico marchio britannico
30.01.2023 10:30

La Rolls-Royce Camargue è un raro caso di design richiesto in outsourcing da parte dello storico marchio britannico. Lanciata nel 1975, questa vettura era un imponente quanto slanciato coupé due porte, lungo 5,17 metri, alto 1,47 e largo 1,9 metri, che fu ideata dall’italiano Paolo Martin, all’epoca designer presso la Pininfarina di Torino; era la prima volta dal Dopoguerra che Rolls-Royce affidava la definizione del design di un suo modello a una struttura esterna.

Si basava sulla stessa piattaforma che Rolls-Royce sfruttava per i modelli Corniche e Silver Shadow e, del resto, aveva in comune pure il generoso e silente V8 di 6,75 litri, ma calibrato in modo da fornire una potenza sensibilmente superiore. La carrozzeria della Camargue era prodotta dagli specialisti di Mulliner e si caratterizzava per le linee molo tese e squadrate che la rendevano un unicum rispetto al resto della produzione del marchio. Già piuttosto larga di suo, la Camargue sembrava ancor più imponente grazie alla fanaleria anteriore e posteriore molto “estesa” che ne enfatizzava le dimensioni. Si trattava del resto di un’auto che andava a situarsi ai vertici della produzione di un marchio decisamente esclusivo e del resto, all’epoca della sua introduzione sui mercati, era in assoluto l’auto di serie più costosa al mondo.

La sua gestazione fu piuttosto laboriosa, anche in virtù dei problemi economici in cui si dibatteva l’azienda in quel periodo, senza contare che per adottare alcune soluzioni esclusive (per l’epoca) come il condizionatore automatico furono necessari altri anni di ricerche e collaudi.

Pur essendo decisamente elegante e ben più dinamica d’aspetto e doti stradali se paragonata agli altri modelli “coetanei” prodotti da Rolls-Royce, la Camargue fu prodotta per undici anni in “soli” 534 esemplari. A limitarne il potenziale successo nel suo particolarissimo segmento vi fu probabilmente la crisi del petrolio del ’73, verificatasi mentre questo coupé era ancora in gestazione e ragione alla base del fallimento commerciale di vari altri modelli celebri risalenti a quel tempo.

Sta di fatto che la Camargue era un’auto esteticamente al passo con i tempi a metà anni Settanta e moderna quanto basta per rinfrescare l’immagine del marchio. Rimanevano comunque intoccabili determinati aspetti intramontabili per la dirigenza Rolls-Royce, come la trasmissione automatica a tre marce di derivazione General Motors e l’adozione dell’alimentazione a carburatori (prima SU e poi Solex). Del resto, era comoda come ogni prodotto della raffinata casa britannica e con un abitacolo dotato delle raffinatezze più esclusive, interamente realizzate a mano dagli abili artigiani di Crewe (dove la Rolls-Royce è rimasta fino ai primi anni 2000). L’interasse di 3,048 metri le consentiva di offrire spazio davvero abbondante a tutti i passeggeri, mentre le sospensioni (aggiornate nel corso della produzione attingendo pure agli elementi della più recente Silver Spirit) offrivano un isolamento completo dalle asperità della strada.

Va detto che durante la produzione della Camargue la Rolls-Royce aveva il suo destino ancora “unito” a quello di Bentley, la cui gamma spesso non si discostava da quello dell’altro marchio – come nel caso della Bentley T2 che era in buona sostanza una Silver Shadow. Ma nel caso del coupé Camargue, solo uno fu realizzato come Bentley, ma solo in virtù di un ordine specifico. Un esemplare di Camargue fu tra l’altro “rielaborato” a fine anni Settanta dal designer svizzero Franco Sbarro su richiesta di uno sceicco arabo. La voleva trasformata in un veicolo idoneo per andare a caccia e fu accontentato, anche se per i puristi della marca ciò corrispose a un inaccettabile sacrilegio. La vettura finì nella collezione di re Hassan II del Marocco, prima di esser messa all’asta qualche anno fa.

La scheda (Rolls Royce Camargue V8 6,75 del1985)

Cilindrata: 6'750 cc
Potenza e coppia: 201 CV, 490,5 Nm^
Velocità massima: 200 km/h
Accelerazione: n.d.
Consumo medio: 18,2 l/100 km
Peso a vuoto: 2'330 kg

Dati da Quattroruote, Tutte le Auto del Mondo, Milano 1985.