Cambio di stagione senza stress

Con l’avvicinarsi della primavera, arriva anche il cambio di stagione dell’armadio. Piacevole diversivo, per alcuni, in queste giornate dell’#iorestoacasa, la sostituzione dei capi invernali con quelli più leggeri può essere, per altri, fonte di stress addizionale, soprattutto se si tratta dell’armadio dei bambini, dove lo spazio non sembra essere mai abbastanza e ottimizzare ogni angolo è fondamentale.
«In generale, che siano armadi a sei ante con grucce e cassetti o una colonnina di scaffali», spiega Daniela Faggion, giornalista e autrice di «Tutto a posto!», un manuale di organizzazione per gli spazi (aperti e chiusi), «la prima cosa è organizzare i fondamentali, che restano fissi, al di là dei cambi dei vestiti: contenitori trasparenti per la biancheria (calze, mutande e canottiere); contenitori o grucce per i pezzi bottom (pantaloni e gonne); contenitori o grucce per i pezzi top (magliette, camicie, felpe, maglioni).» Inoltre, sui contenitori è fondamentale apportare etichette chiare e visibili, così da creare un ordine visivo ordinato adatto anche ai bambini, che già all’età di 3-4 anni sono in grado di scegliere i vestiti da mettere, se riposti alla loro altezza.
Il giorno in cui fare il cambio di stagione dell’armadio non deve essere una scelta casuale: meglio evitare momenti della settimana durante i quali si è stanchi o di corsa. Per evitare di sovraccaricarci di lavoro è anche preferibile astenersi dalla tentazione di svuotare completamente l’armadio, liberando ogni ripiano e cassetto, in una volta sola. Certo, questa strategia permette di pulire in modo approfondito lo spazio, di capire quanti capi si hanno realmente a disposizione e di liberarsi del superfluo. «Tuttavia, io consiglio di procedere per categorie di capi, le t-shirt o i jeans, i maglioni o le giacche. È una strategia più efficace, nel caso si debba abbandonare il lavoro di riordino a metà», dice l’autrice di «Tutto a posto!». Per quanto riguarda come archiviare gli indumenti, «è opportuno, dopo averli lavati, chiuderli in modo ordinato e in sacchetti di stoffa con l’antitarme e riporli in posizione meno comoda, ma non irraggiungibile!» Indipendentemente dalla stagione, infine, è utile dividere i capi «scolastici o delle occasioni speciali» da quelli destinati ad altre attività: i vestiti da palestra, da nuoto, da danza, per esempio, devono avere una loro speciale collocazione in modo da essere subito reperibili. Stesso discorso per quanto riguarda i vestiti un po’ «vissuti» che si sceglie di conservare per i pomeriggi al parco o in giardino.