Consigli

Cambiare aria per una vita più sana

Anche in inverno è bene aprire le finestre per garantire un sano ricambio d’aria
Anche in inverno è bene aprire le finestre per garantire un sano ricircolo
Red. Online
01.03.2021 12:00

Nonostante i pochi gradi centigradi che caratterizzano la stagione da novembre a marzo, è sempre importante ricordarsi di cambiare l’aria quotidianamente, soprattutto quando non si è in casa e non si può quindi soffrire dell’eventuale freddo eccessivo.

Comfort e salubrità sono infatti due elementi fondamentali per vivere meglio
, delle vere e proprie conditio sine qua non che permettono di mantenere il giusto rapporto tra secchezza ed umidità, scongiurando così la formazione di potenziali muffe ed altre sostanze nocive per la salute di chi vive tra le mura domestiche.

L’aria di fuori, al di là del fatto che se si vive in città può risultare a tratti un po’ viziata dallo smog delle tante auto in circolazione, è sempre e comunque più pura di quella che ristagna dentro casa quando le finestre si tengono chiuse troppo a lungo. Il monossido di carbonio causato dall’accensione di fornelli e stufe, ad esempio, è importante che venga smaltito ogni giorno in favore di una maggiore purezza dell’etere che aiuta una corretta respirazione. Se l’aria casalinga non viene rinfrescata a sufficienza e con continuità, infatti, si possono raggiungere facilmente valori di inquinamento ben più elevati di quelli presenti nell’atmosfera esterna. Per non parlare poi dei cattivi odori e della polvere in eccesso, tutti fattori che vanno a nozze con parassiti ed acari responsabili di numerose allergie.

Il momento migliore nell’arco della giornata per aprire le finestre è al mattino presto,
magari appena svegli, cosa che non solo ritempra le membra ancora intorpidite dal sonno notturno, ma permette anche di far entrare un’aria esterna purificata della notte. Affinché la propria casa resti sempre in salute, inoltre, è importante mantenere sotto controllo il tasso di umidità, misurabile con un strumento specifico che prende il nome di igrometro, da far oscillare possibilmente entro e non oltre il range che va dal 40 al 60% circa.

Infine, se non si ha sufficiente tempo a disposizione per occuparsi personalmente del ricambio dell’aria, ci si può affidare ai sistemi di ventilazione meccanica controllata che ne garantiscono un riciclo continuo e costante senza incidere troppo sui costi delle bollette. In questo caso l’aria viene aspirata dall’esterno e immessa nell’ambiente, il che permette il funzionamento di un sistema a doppio flusso capace di garantire un notevole risparmio di energia termica grazie, appunto, al recupero del calore dell’aria in uscita. Tali meccanismi di ventilazione, volendo, possono essere installati in ogni stanza, ma risultano a maggior ragione necessari negli ambienti ciechi come, ad esempio, i piccoli bagni di servizio.