Stile minimo, personalità massima

Freddo, impersonale, nuovo: da chi non lo conosce l’arredamento minimal viene spesso descritto in questi termini. Questo stile, anche detto minimalista, è caratterizzato da linee essenziali e ambienti molto spogli, ma è anche in grado di donare personalità ad un ambiente, grazie alla pulizia delle linee, locali open space e spazi ragionati. Questa filosofia di arredamento non è adatta solo per chi ha a disposizione abitazioni o appartamenti dalla metratura ridotta, ma anche da chi vuole valorizzare maggiormente gli ampi spazi di casa a disposizione.
Come molti stili dell’arredamento, basti pensare al Bauhaus, anche il minimalismo ha origine nel mondo artistico. Fu infatti Richard Wollheim, filosofo inglese, che a metà anni ‘60, coniò il termine «minimal art» per descrivere la tendenza a mettere in risalto alcuni oggetti principali di un determinato ambiente, lasciando da parte tutto ciò che non aggiunge valore. Una casa arredata in stile minimalistico risponde proprio a questa descrizione: un luogo luminoso dove trovare l’essenziale, caratterizzato dall’assenza di decorazioni, accessori e soprammobili, e l’uso invece di materiali moderni e mobili basilari.
Al contrario di quello che molti possono pensare, arredare in stile minimalistico non significa però solo «eliminare».
I colori, poi, contribuiscono a creare atmosfere rilassanti: nuance neutrali, a contrasto con colori scuri, danno vita a piacevoli effetti visivi. La luce – cercata, assecondata e valorizzata – aiuta a definire gli spazi e a dare un senso di regolarità e armonia. Grazie a forme semplici e lineari, poi, gli ambienti diventano ariosi e accoglienti.
A livello cromatico, insomma, si devono prediligere le tinte che esprimono purezza e pulizia, prima fra tutte il bianco, seguito da sfumature che sfociano nel panna o nell’avorio. Si possono realizzare contrasti, colorando di una tinta accesa o di nero una parete, ma lo stile deve essere consistente in tutti gli ambienti. Nella scelta dei materiali si devono prediligere quelli di ultima generazione e prodotti industrialmente, come nuove resine, corian o microcemento. I mobili, pochi, devono essere caratterizzati da linee geometriche, squadrate e dai bordi ben definiti. Questi complementi d’arredo non devono essere al centro dell’attenzione e occupare troppo spazio: il consiglio è di porli vicino alle pareti, per favorire anche la comunicabilità tra spazi; tipico della case arredate in stile minimal è un open space tra salotto e cucina.