Il giardino

Ultimo taglio del prato in attesa dell’inverno

La stagione fredda è nemica delle zone verdi. Occorre intervenire in anticipo, cercando di far arrivare i fili all’altezza di massima efficienza
La stagione fredda è nemica delle zone verdi. Occorre intervenire in anticipo, cercando di far arrivare i fili all’altezza di massima efficienza
Red. Online
28.10.2020 18:30

La stagione invernale può mettere a dura prova i giardini e le zone verdi. Le basse temperature, infatti, rappresentano una condizione molto stressante per le piante e per i fiori: le gelate notturne, in particolare, sono un vero e proprio «killer». Per fortuna è possibile anticipare questa condizione, preservando il proprio giardino in modo adeguato. Bisogna però approfittare della stagione autunnale, quando le temperatura non sono ancora troppo basse.

È fondamentale ricordare, innanzitutto, come per i prati esista una cosiddetta altezza di massima efficienza. Si tratta, in sostanza, di un livello di crescita adeguato affinché ogni filo d’erba svolga al meglio l’attività di fotosintesi clorofilliana e, di conseguenza, cresca in maniera adeguata.

Prima dell’inverno occorre quindi mantenersi il più vicino possibile all’altezza di massima efficienza: scarti troppo elevati manderebbero in sofferenza il verde e ne provocherebbero la morte. Va però considerato che, con le basse temperature, questa altezza deve essere più elevata rispetto a ciò che accade nelle altre stagioni. Il consiglio, in generale, è di tenerla 1 o 2 centimetri sopra alla media primaverile e autunnale.

Detto ciò, è necessario chiarire quale sia in concreto l’altezza di massima efficienza. Non esiste un valore predefinito: dipende da una serie di fattori, quali l’esposizione del prato e l’erba utilizzata. Semplificando, si può dire che per le varietà basate su loietti – quali il Royal Golf o il Venere – sono sufficienti 5 o 6 centimetri, mentre per quelle basate su festuche (vedasi il Royal Blue e il Maciste) è consigliabile restare intorno ai 6-8 centimetri.

Ma qual è il periodo ideale per effettuare l’ultimo taglio prima dell’inverno? Per non correre rischi è preferibile dedicarsi a questa operazione nel momento in cui le temperature diurne arrivano intorno a 13-14 gradi. Come detto in precedenza, uno dei nemici principali dei prati sono le gelate notturne. Tagliare il prato con temperature sotto zero sarebbe quindi non solo inutile, ma anche deleterio.

Occorre poi prestare attenzione ai periodi insolitamente miti e piovosi, che favoriscono la crescita dell’erba. In caso di un aumento inaspettato dell’altezza dei fili è consigliabile intervenire con un’ulteriore falciata.

Una volta concluso l’ultimo taglio bisogna effettuare altre due operazioni essenziali. La prima è la concimazione con un prodotto ricco di potassio e azoto, seguita poi da un trattamento con una soluzione specifica, magari a base di alghe brune.