Chi si somiglia si piglia: è vero

I proverbi di una volta non passano mai di moda e il vecchio adagio «chi si somiglia si piglia» nasconde addirittura una verità scientifica. Capita spesso di notare come in certe coppie, a distanza di anni, lui o lei abbiano assimilato modi e a volte anche tratti caratteriali e mimiche facciali simili a quelli del proprio partner. Tuttavia non si tratta solo dell’effetto di abitudini o di una vicinanza quotidiana con l’altra persona. La somiglianza infatti entra in gioco fin dall’inizio della relazione.
Due i meccanismi in gioco. Il primo è quello dell’identificazione introiettiva: le persone vogliono sicurezza e «pensano» in tal modo di non sbagliare la scelta del partner se l’altro presenta caratteristiche simili alle proprie. Un’altra spiegazione potrebbe riguardare la ricerca, da parte di uno dei due, di tratti che richiamano i propri genitori: questo aspetto è il più frequente.
Questo tema è stato approfondito da una nuova ricerca pubblicata su Scientific Report, secondo cui i due partner si assomigliano fisicamente nel momento stesso in cui si scelgono, e non dopo una vita passata insieme. Ciò va a scardinare uno studio del 1987, il quale sosteneva che le coppie sposate da 25 anni avevano volti somiglianti a causa della prolungata convivenza: il partner, cioè, imitava inconsciamente le espressioni dell’altro e viceversa, in tutto e per tutto.
Secondo Raffaele Cabretta, ricercatore dell’Istituto di Scienze e tecnologie della cognizione del Cnr italiano, numerose indagini hanno rilevato che, tra i fattori più importanti che entrano in gioco quando si sceglie il proprio compagno o la propria compagna, ci sia proprio la somiglianza fisica. La spiegazione di questo fenomeno è di ordine genetico, psicologico ed evolutivo.
Un’ulteriore prova di ciò è emersa da una ricerca del dipartimento di psicologia evoluzionistica dell’Università di Caracas. Gli studiosi venezuelani, dopo aver fotografato i partner di 36 coppie, hanno chiesto a 100 volontari di abbinare le foto delle donne con quelle degli uomini in base alle somiglianze fisiche. Il risultato? La maggioranza dei volontari ha assortito le coppie giuste: ha messo insieme, senza saperlo, le persone che nella realtà erano fidanzati o sposati. È dunque ancora vero che... «gli opposti si attraggono»?