Psicologia

Come riconoscere un manipolatore

Gli esperti definiscono la dinamica relazionale un fenomeno dilagante: ecco, dunque, come scoprire se si ha a che fare uno di questi soggetti
Gli esperti definiscono la dinamica relazionale un fenomeno dilagante: ecco, dunque, come scoprire se si ha a che fare uno di questi soggetti
Red. Online
18.06.2020 18:00

La linea tra il voler raggiungere con determinazione i propri obiettivi (o convincere qualcuno delle proprie idee) e cercare di farlo manipolando gli altri è apparentemente molto sottile, ma negli ultimi anni diversi studi da parte di specialisti (criminologi, psicoterapeuti) hanno contribuito a catalogare alcuni comportamenti e «isolare» dei tratti inconfondibili di quei soggetti che possono essere definiti dei manipolatori relazionali. E di conseguenza, hanno demarcato il suddetto confine.

Un terreno particolarmente fertile in cui proliferano i manipolatori è quello della comunicazione e delle relazioni: in famiglia, al lavoro, nel tempo libero e – sempre di più – sui social network. Si tratta di un fenomeno che gli esperti definiscono «dilagante» nella società odierna e che si basa su un principio secondo il quale – tra emittente e ricevente – esiste una disfunzione da parte del primo volta a destabilizzare il secondo. Una tendenza del manipolatore è infatti quella di voler tenere il controllo della relazione, «dominando» l’altro per portarlo a compiere un’azione o a dire qualcosa.

E se – nel nostro piccolo – ognuno di noi a volte tende a «girare a proprio vantaggio» una situazione, il problema si pone quando la tendenza diventa una patologica ricerca della supremazia nei confronti dell’altro. Alcuni tra i tratti più diffusi tra i manipolatori sono l’aggressività, la poca predisposizione all’ascolto e la capacità di ribaltare le situazioni a loro favore, innestando nell’altro insicurezze e sensi di colpa. Nonostante questa prepotenza di facciata, spesso però il manipolatore è una persona insicura: questa è la ragione per la quale tende a voler possedere il controllo. Gli esperti precisano che può appartenere a qualsiasi ceto sociale e non per forza riveste un ruolo in particolare; è anche vero, però, che più potere ha una persona, più potrebbe utilizzarlo per i suoi fini.

Questi soggetti agiscono molto spesso seguendo una strategia ben precisa, che nella maggior parte dei casi inizia con la «scelta» della vittima. Una delle tecniche più utilizzate è quella che gli studiosi definiscono «bombardamento d’amore», che consiste nel riempire di attenzioni – prima generiche, poi particolari – e affetto il malcapitato. Contestualmente, il manipolatore cerca di ottenere più informazioni possibile sull’altra persona: informazioni che saranno preziose quando verrà messa in atto la seconda parte della strategia, la manipolazione vera e propria. In presenza, dunque, di persone che vi riservano attenzioni eccessive o vogliono sapere molte cose sul vostro conto senza sbottonarsi sul proprio, o ancora di persone che cercano di isolarvi parlando male dei vostri parenti o amici, attenzione: potreste avere a che fare con un manipolatore.