Cosa lasciarono i grandi agli eredi

Da Shakespeare a Francis Drake, dalla Austen a Handel: ecco i loro testamenti
Red. Online
07.01.2014 19:47

LONDRA - Hanno tramandato ai posteri un patrimonio inestimabile di opere e imprese ma anche i grandi della storia hanno avuto a che fare con l'annosa divisione dei loro beni materiali, da lasciare a parenti e amici dopo la morte.

Il sito britannico Ancestry.co.uk ha pubblicato una vasta collezione dai National Archives di Londra coi testamenti registrati in Inghilterra e Galles dal 1384 al 1858, fra i quali sono stati individuati quelli scritti dai personaggi illustri, che hanno fatto emergere particolari poco noti delle loro ultime volontà.

Come si legge sul sito del Daily Telegraph, Sir Francis Drake fu una sorta di Robin Hood: il corsaro e navigatore inglese che assaltava i ricchi galeoni spagnoli per conto della corona lasciò ai poveri della sua Plymouth 40 sterline quando morì nel 1596, l'equivalente di 150 mila pound oggi.

Il sito specializzato in ricerche genealogiche online ha così messo a disposizione del pubblico, dietro pagamento, circa un milione di documenti di personaggi storici e gente comune. Fra i più singolari c'è l'eredità decisa da William Shakespeare, che lasciò alla moglie il suo "secondo miglior letto". Fu molto più generoso con le sue due figlie, Susanna e Judith: a ciascuna diede infatti 150 sterline di allora, oggi circa 380 mila pound.

Aveva le sue preferenze anche la scrittrice Jane Austen. L'autrice di "Orgoglio e pregiudizio" donò quasi tutto quello che aveva, circa 800 sterline (oggi 60 mila pound), all'amata sorella Cassandra. Mentre il fratello Henry si dovette accontentare di 50 sterline.

La disparità nella divisione dei beni contraddistingue molti dei testamenti dei grandi. Il politico William Pitt il Vecchio, che fu primo ministro britannico dal 1766 al 1768 e nella sua lunga carriera contribuì all'espansione di Londra sui mari, lasciò 3500 sterline al figlio omonimo, William Pitt detto il Giovane, ma solo la metà, corrispondente a un milione di sterline attuali, al figlio James. Il padre aveva visto lungo, dato che anche Pitt 'junior' nel 1783 divenne, a soli 24 anni, il più giovane primo ministro britannico.

Il compositore tedesco George Frideric Handel, morto a Londra nel 1759, pensò invece a se stesso anche dopo la sua scomparsa: dispose un versamento di 600 sterline, oggi 90 mila pound, per un monumento in suo onore all'abbazia di Westminster.

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