Consigli

Dermatite da pannolino Prevenzione e cura

Non cambiare subito i piccoli e usare prodotti sbagliati può portare a fastidiosi arrossamenti
Non cambiare subito i piccoli e usare prodotti sbagliati può portare a fastidiosi arrossamenti
Red. Online
06.08.2020 18:30

La vista dell’arrossamento delle natiche e dei genitali dei bambini spesso spaventa i genitori. Nella maggior parte dei casi si è però davanti a una semplice dermatite da pannolino, un disturbo di lieve entità, guaribile in pochi giorni e con semplici rimedi. D’altro canto, il problema non va sottovalutato, perché i primi tre anni di vita sono quelli in cui la pelle è più fragile e in fase di sviluppo, e senza la giusta prevenzione questi disturbi potrebbero diventare frequenti.

Tecnicamente, sarebbe scorretto definirla dermatite da pannolino, perché non è questo dispositivo la causa del problema. Ma l’indumento è certamente una concausa alla maggiore predisposizione della pelle dei bimbi a essere soggetta a questo tipo di disturbo. Al momento della nascita il neonato passa infatti da un ambiente bagnato, l’utero materno, a uno decisamente più secco; questo trasferimento rende necessario un percorso di maturazione della pelle, che ha bisogno di cure particolari. Le cause della decomposizione dei costituenti dell’epidermide (che porta all’arrossamento) sono l’occlusione delle zone interessate, la decomposizione in ammoniaca dell’urea (la principale costituente dell’urina) e l’uso continuativo di saponi o creme inadeguate.

Per prevenire l’arrossamento, la prima buona abitudine è quella di cambiare spesso il pannolino, sia esso lavabile o usa e getta, e sostituirlo non appena il bambino si sporca. Quando si deve pulire il piccolo, è meglio usare solo acqua o detergenti dal pH fisiologico, mentre è da limitare l’uso di salviettine umidificate. Sebbene non aumentino il rischio di dermatite, le salviette possono essere associate a una comparsa più frequente di infezioni da candida.

Il secondo consiglio è quello di tenere quanto più asciutte possibili le zone a rischio. Lasciare le arre interessate all’aria è certamente un buon metodo di prevenzione da adottare in estate, quando il bambino non rischia di prendere freddo.

Infine, bisogna prestare attenzione ai prodotti che si applicano sulle pelle dei bimbi, evitando il contatto con cosmetici che contengono sostanze irritanti, allergeniche o potenzialmente tossiche se assorbite.

Se seguendo queste indicazioni compaiono ugualmente arrossamenti, è bene consultare il pediatra. Per alleviare l’irritazione e i fastidi del bambino, sono sicuramente d’aiuto emollienti come l’oleolito di Calendula o l’Aloe vera gel, dalle proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie. Da evitare, invece, l’olio di oliva, che si sostituisce al film lipidico naturale e ne impedisce il risanamento.