È vero che i cavalli annusano con la bocca?

Su YouTube spopolano i video divertenti di cavalli, asini, zebre che sembrano ridere di gusto. In realtà il buonumore non è alla base di questo comportamento, osservabile anche negli animali domestici come, ad esempio, nei gatti.

Avete mai notato che, quando rientrate a casa da una passeggiata, spesso il vostro gatto o il vostro cane vi si avvicinano ed iniziano ad annusarvi come se stessero facendo un’analisi forense? In alcuni casi l’interesse è tanto che aprono la bocca e, continuando a girarvi attorno, intensificano freneticamente l’odorare, soprattutto in alcuni punti precisi. Forse, durante la passeggiata, un gatto di strada vi si è strusciato sui pantaloni o, magari, avete inavvertitamente calpestato l’urina di una cagna durante l’estro. Ebbene, nessuna molecola sfuggirà all’attento esame dei quadrupedi che potranno così captare ed elaborare innumerevoli informazioni e noi precluse.

L’organo di Jacobson, che nell’uomo non è sviluppato (anche se studi sulla sua presenza e successiva regressione nel feto, sono tuttora in corso), è presente in molte specie di rettili e mammiferi. Mentre l’epitelio olfattivo nasale è sensibile agli odori costituiti principalmente da molecole volatili, l’organo di Jacobson riesce a captare anche minuscole tracce di molecole presenti nelle secrezioni organiche, tipicamente, ma non solo, quelle legate alla riproduzione e veicolate tramite feromoni.

Questa struttura, individuata ad inizio ‘800 da Ludwig Jacobson, si trova nella zona anteriore della cavità orale e le molecole raggiungono i recettori attraverso la bocca. Nei cavalli, la percezione olfattiva è alla base delle strategie di segnalazione, di demarcazione del territorio, di identificazione dei soggetti (annusandosi l’un l’altro) e di costruzione della socialità e quindi, sì, gli equini annusano con la bocca o perlomeno anche attraverso di essa.

Proprio per facilitare l’arrivo dei feromoni all’organo di Jacobson, chiamato anche organo vomeronasale, gli animali arricciano il labbro superiore e aspirano l’aria con la bocca. Questo atteggiamento istintivo, chiamato «Flehmen», è presente negli ungulati, nei felini e in altri mammiferi. Anche i rettili hanno l’organo di Jacobson e, in questo caso, l’arrivo delle molecole ai recettori avviene tramite la lingua.

Quando un serpente sibila spesso non è per minaccia o attacco, ma perché sta semplicemente «annusando» l’aria con la lingua. Le molecole odorose presenti nell’ambiente si depositano sulla superficie linguale e, quando l’animale ritira la lingua e la porta al palato, vengono trasmesse all’organo vomeronasale che le decodifica inviando al cervello le relative informazioni.