Fisherman beanie,il berretto cult

In sè non è glam, anche perché nasce come cappello da pescatore, come tradisce il nome, ma il fisherman beanie si è insinuato prepotentemente nel guardaroba dell'uomo più casual.
Si tratta di un berretto in lana floscio, dai colori caldi o sgargianti, che assomiglia a un fagiolo (da qui la seconda parte del nome). Sembra che tra le strade di New York il trend sia in forte crescita e non smette di prendere piede; il segreto sta nel portarlo lasciando le orecchie scoperte (il che sembra un controsenso, visto che si tratta di un berretto indossato per proteggere la testa dal freddo). Ma non è solo una questione di stile. Il cappellino può fungere da accessorio giusto quando ci si sente pigri e non si ha voglia di dare una sistemata ai capelli.
I pescatori lo indossavano in questo modo perché dovevano ascoltare la "voce" del mare, ma in mezzo al traffico cittadino questa esigenza non si avverte più. Tant'è, va portato così e gli amanti della moda seguono alla lettera questa regola. I più vezzosi quasi lo "appoggiano" sulla parte superiore della testa, mentre le ragazze lo mettono ben calcato a riparare fronte e orecchie. Il materiale è la lana, a far la differenza sono il risvolto (che deve esserci sempre, per essere il vero berretto da pescatore) e il colore.
Gli hypster lo preferiscono nella tonalità ruggine o in generale nelle nuances più scure, mentre i giovanissimi osano colori fluo. Per quanto riguarda invece il risvolto, spesso è impreziosito dall'etichetta del marchio o da spille. Questo accessorio è amato anche dai rapper, o nella versione terzo millennio, trapper, che lo alternano al più classico berretto da baseball indossato al contrario.
Gli abbinamenti con i vestiti possono essere i più disparati: le ragazze lo indossano anche con abiti eleganti proprio per sdrammatizzare l'outfit, ma solitamente il fisherman beanie si sposa con un abbigliamento casual fatto di felpe oversize e pantaloni skinny. I più modaioli prediligono quello in cashmere, più morbido e caldo, ma spesso questo modello si confonde con la più classica "cuffia", che si differenzia dal berretto da pescatore proprio per l'assenza dell'alto risvolto. A volte questo materiale viene preferito alla lana per evitare, tra i più sensibili, fastidiosi pruriti alla fronte.
Infine, gli amanti del "green" arrivano addirittura a farselo da soli o a farselo fare da mamme o nonne. Con ferri e gomitoli di lana il prodotto assume un aspetto magari hand made, ma sicuramente più originale e unico.