La proposta

Aggiungete 5 spezie nei vostri nuovi piatti

Consigli e di ricette per rivalutare una di quelle componenti giudicate difficili e accusate di rovinare i sapori. Cosa sono e perché, con il giusto abbinamento, impreziosiscono le pietanze
Se si capisce come abbinarle, le spezie possono migliorare ciò che si sta cucinando
Andrea Rapanaro
29.10.2019 12:49

Le spezie in cucina: tema sempre molto delicato. Gli amanti dei sapori complessi le usano sempre, mentre chi preferisce le pietanze al naturale tende ad evitarle o a usarne solo alcune. Ma se si capisce come abbinarle, possono trasformare e persino impreziosire i piatti, elevandone i sapori e conferendo quel «tocco in più» che distingue una pietanza cucinata in modo standard da una che lascia un bel ricordo. Ecco una selezione di cinque spezie (più o meno reperibili) con una scheda dettagliata, ciascuna accompagnata da una serie di proposte di abbinamenti in cucina.

Grani del Paradiso

I grani del paradiso sono una spezia relativamente poco conosciuta nella Svizzera italiana. Originaria della costa occidentale dell’Africa, la sua pianta fa parte della stessa famiglia dello zenzero, con il quale condivide un sentore piccante e pungente.

Pestati in un mortaio, i grani del paradiso sprigionano un dolce profumo simile a quello del cacao.

Come lo zenzero, si abbinano benissimo col pesce. Ottimi per insaporire un ceviche (crudo di pesce marinato) o una tartare, si prestano anche bene per dare carattere a una crosta di pistacchi attorno a un tonno per esempio. Una ricetta invernale per usarli? Tonno in crosta di pistacchio, songino e vinaigrette di pompelmo e miele.

Pepe di Szechuan

Al contrario di quanto lasci intendere il suo nome, non ha nulla a che fare con il pepe, con il quale condivide solo l’intensità del suo aroma. Il suo gusto pungente e acre ricorda un po’ il limone e, proprio per questo motivo, alcuni chef lo utilizzano nella preparazione di dessert. Cioccolato, fragole ed altri sapori spesso associati a proprietà afrodisiache, non possono che andare a nozze con il piccante agrumato di questo pepe.

Un uso più comune nella cucina «salata» invece, è il suo abbinamento a pollo e anatra in combinazione con zenzero, anice stellato, aglio e cipolla. In una vinaigrette di olio e limone è ottimo anche per accompagnare il pesce alla griglia o da aggiungere direttamente nel sale per la cottura del branzino.

Semi di Coriandolo (indiano)

O lo ami o lo odi, il coriandolo non è proprio una spezia democratica dalle nostre parti. Molto usata nella cucina asiatica, un po’ meno in quella europea, che gli preferisce il prezzemolo, che gli assomiglia abbastanza. Tra le varie proprietà, vanta anche quelle digestiva e antiossidante.

I semi del coriandolo sono un po’ più delicati e, macinati, si possono usare per insaporire una zuppa, delle verdure o un pollo alla griglia.

Chiodi di garofano

I chiodi di garofano si abbinano bene ai piatti dolci, ma anche, forse meno frequentemente, a quelli salati come stufati o marinate per la selvaggina.

Una ricetta estremamente popolare è senz’altro quella del vin brulé, nella quale i chiodi di garofano sono aggiunti al vino rosso insieme alla cannella, alla noce moscata, all’arancia e alla mela. Una ricetta simile è anche quella delle pere al vino rosso, che spesso e volentieri sono abbinate alla sella di capriolo o al filetto di cervo.

Bacche di Ginepro

Spesso usate per aromatizzare la grappa, le bacche di ginepro, come suggerito dal nome, sono anche alla base della ricetta di un altro alcolico: il gin, la bevanda dalla storia galeotta. A parte i suoi contributi «liquoristici», il ginepro risulta un’ottima spezia per marinare sia carne che pesce o per smorzare sapori forti come quello della selvaggina, grazie al suo gusto dolciastro, tanninico e leggermente piccante. Questo coniglio «flambato» al gin con castagne e miele è un piatto autunnale perfetto per provare subito le bacche di ginepro!