Champagne e piatti d’autore: successo per la serata firmata Felix Lo Basso e Maison Penet

Una serata informale, una terrazza affollata e un menu costruito con attenzione attorno a tre etichette francesi. Lunedì 30 giugno il Felix Lo Basso Restaurant di Sorengo ha ospitato una cena di degustazione che ha segnato il debutto ufficiale in Svizzera della Maison Alexandre Penet, casa produttrice di Champagne con sede nella Montagne de Reims, da oggi rappresentata sul territorio da Soledì Sagl e Vini Delea.

L’evento, che ha registrato il tutto esaurito, è stato organizzato da EF Events e ha coinvolto una cinquantina di ospiti, sapientemente accompagnati nella degustazione da Andrea Biagini, brand ambassador di Maison Penet. A fare da filo conduttore, la volontà di proporre abbinamenti tra vino e cucina in grado di raccontare un prodotto spesso associato alle grandi occasioni, ma che in questo caso si è rivelato accessibile, centrato e ben accolto anche in un contesto conviviale.

Tre calici, quattro portate
Nel corso della serata sono state presentate tre cuvée: Extra Brut, Rosé e Blanc de Blancs, tutte firmate dalla maison francese guidata da Alexandre Penet. A interpretarle in chiave gastronomica è stato Felice Lo Basso, chef di lunga esperienza e vero e proprio collezionista di stelle (Michelin), che ha costruito un menu a partire dai profili dei vini.

Il percorso è iniziato con un ceviche di ricciola servito in apertura, seguito da tortelli ripieni di astice e lime con uno zabaione alle zucchine. Come piatto principale, un tonno Balfegó leggermente affumicato accompagnato da verdure croccanti. In chiusura, un dessert classico come la pesca melba. «Spesso si crea prima il piatto e poi si cerca il vino giusto. In questo caso abbiamo fatto il contrario: siamo partiti dallo Champagne e abbiamo adattato i piatti», ha spiegato Lo Basso, raccontando anche di aver rivisto più volte la portata principale per trovare il giusto equilibrio con il Blanc de Blancs, il più delicato dei tre.

Una distribuzione pensata per il territorio
Per Soledì, azienda fondata dai fratelli Ferraroni e già attiva nella produzione di pregiati vini rossi ticinesi come NiK1 ed emiolé, si tratta di un nuovo passo nel rafforzare una rete di collaborazioni con ristoratori e privati. «A noi interessa non solo vendere, ma raccontare», ha spiegato Emiliana Ferraroni, co-fondatrice di Soledì e promotrice della serata. «Vogliamo creare occasioni in cui le persone possano scoprire un prodotto e il suo contesto. Non è una questione di etichette blasonate, ma di identità e qualità».
La scelta della Maison Penet, marchio storico ma poco presente finora in Svizzera, va in questa direzione. «È uno Champagne che abbiamo servito per anni nel nostro ristorante precedente», ha aggiunto Ferraroni. «Il pubblico ha sempre reagito con curiosità e interesse. Portarlo in Ticino ci è sembrato un passo naturale».
L’importanza delle reti locali
Oltre al vino, la serata è stata anche l’occasione per ribadire un approccio fondato sulla collaborazione con il territorio. «La qualità si costruisce insieme», ha detto Lo Basso. «Con i fornitori, con chi distribuisce, con i colleghi. Più si fa squadra, più è facile offrire un’esperienza solida al cliente». Non a caso, tra i progetti futuri di Soledì e del ristorante c’è quello di ampliare la proposta con nuovi vini, mantenendo al centro il legame con il Ticino e una selezione che mescoli produzione locale e scelte internazionali mirate.
Il bilancio della serata è decisamente positivo. «I vini sono piaciuti, i piatti anche», ha detto Ferraroni. «Ma la cosa che ci ha fatto più piacere è stata l’atmosfera: persone diverse tra loro che si sono ritrovate a condividere una cena. È quello che ci interessa davvero».