Come si deve tagliare e come si deve gustare

Aggiornamento del 10 novembre 2019: la competizione è stata vinta da Massimo Ferrante di Genova, seguito da Marzio Monaco di Losone e Luca Poncini di Maggia (leggi l’articolo dettagliato).
Un poster da conservare con i numeri, i personaggi e le curiosità sulla Coppa del mondo del panettone (sito: coppadelmondodelpanettone.ch). I ritratti dei big che saranno alla manifestazione (dall’8 al 10 novembre a Lugano). Come Iginio Massari: madre cuoca, padre direttore di una mensa. Comincia in un panificio, poi in Svizzera, nei cantoni francesi, si appassiona alla pasticceria e alla cioccolateria. Oppure come lo spagnolo Paco Torreblanca, famoso per aver rivoluzionato il concetto di cioccolato. Il nome del suo laboratorio, Totel, viene da una parola giapponese che significa «la luce di qualcosa di nuovo» o, ultimo ma non meno importante, come Gabriel Paillasson, che ha ottenuto oltre 300 riconoscimenti nazionali e internazionali. Noto per la sua passione per la lavorazione di zucchero, cioccolato e ghiaccio. Ma non solo. Del panettone, in questo poster da scaricare e conservare, anche la storia, gli ingredienti e i consigli per gustare al meglio il dolce più popolare delle feste.


Il promotore
«Vincerà un ticinese? Mi farebbe piacere...»
Giuseppe Piffaretti, soprannominato «Mastro Piff», 60 anni e titolare della Bottega del Fornaio a Mendrisio — «dove formo giovani in azienda», dice fiero — è il promotore della Coppa del mondo del panettone, una manifestazione che va al di là della pura e semplice competizione.
Mastro Piff, perché?
«Il panettone è un prodotto popolare e apprezzato da tutti, che oggi ha travalicato i confini del luogo di nascita e ora si trova in tutta Europa, in tutto il mondo! Nessuno, però, gli ha mai dedicato una manifestazione, questa è una prima mondiale».
Perché in Ticino?
«Il livello di qualità dei nostri prodotti
è eccezionale e possiamo vantare almeno una quindicina di laboratori solo qui in Ticino sotto questo profilo oltre a essere incredibili sono pure equivalenti. Insomma, non abbiamo nulla da invidiare nemmeno all’Italia, dov’è stata inventata la ricetta! Anzi...»
In che senso?
«Da anni sforniamo panettoni in tutte le stagioni, non solo per il periodo delle feste. Abbiamo persino un marchio di qualità che proprio quest’anno compie il suo ventesimo. In Italia, invece, hanno qualcosa di simile da molto poco».
Vincerà un ticinese?
«Eh, chissà! Lo scopriremo domenica. Ma non nascondo che mi farebbe molto piacere. Certo, i partecipanti della regione potevano essere anche molti di più, vista la qualità che possiamo vantare, come le spiegavo prima».
Questa è la prima edizione, diceva.
«Noi la chiamiamo ‘Edizione zero’. Vorrei trasformarla in un evento itinerante, tra un paio d’anni potrebbe essere a Barcellona, dove l’idea ha preso forma, poi Parigi, Milano...»
Qual è l’ingrediente segreto?
«Nessun segreto. Dico solo che il burro svizzero è qualcosa di molto particolare...»