Il Meta di Lugano protagonista nel regno del Franciacorta

«Fatto di sole, di zolle, di opre umane, ama il vino ch'è fratel del pane». Questa la scritta che capeggia nell'imponente sala ricevimenti di Villa Franciacorta. E il vino, manco a dirlo, è cosa loro, tra le cantine più prestigiose d'Italia e inseriti nella top 100 delle eccellenze gastronomiche di Forbes. Ma al pane, e non solo a quello, ci ha pensato il Meta.

Il ristorante stellato di Lugano è stato infatti tra i protagonisti della tradizionale Verticale Extra Blu dove la famiglia Bianchi, proprietaria dell'azienda a conduzione famigliare, mette in degustazione assieme ad esperti del settore alcune bottiglie della propria collezione privata, per valutare l'evoluzione non solo del vino ma anche delle tecniche di produzione.

Una Verticale che potremmo definire una «degustazione Z», dato che sono state stappate bottiglie dal 2000 al 2018, tra cui la famosa 2011 che ha confermato Villa Franciacorta come una delle più importanti cantine al mondo. Il percorso degustativo è stato appunto accompagnato da un menù ad hoc dallo chef del Meta Luca Bellanca e dalla sua brigata.

«Questo è ormai è uno degli eventi più esclusivi per gli esperti di vino, siamo quindi molto fieri di essere qui - commenta Bellanca -. Per celebrare questo invito volevamo quindi creare qualcosa di particolare e abbiamo pensato a uno spaghetto dove il sapore dei formaggi ticinesi è stato arricchito dalle sfumature uniche del Franciacorta. Un modo per rendere omaggio sia al nostro Ticino, che siamo orgogliosi di rappresentare in un contesto di questo livello, che la famiglia Bianchi e la loro Villa Franciacorta, la cui qualità del loro vino viene raggiunta con una filosofia e un'attenzione verso il territorio che dovrebbe essere d'esempio per tutti».

«Con la famiglia Mantegazza e con tutto il team del Meta abbiamo uno splendido rapporto da anni - spiega Roberta Bianchi, proprietaria di Villa Franciacorta -. È stato per noi un piacere averli ospiti in una giornata per noi così significativa e non vediamo l'ora di tornare a trovarvi in Ticino, un territorio che ha molti punti in comune con noi, tra cui la passione per il bere bene!».