Karina Fruman fa la storia: è la prima donna a rappresentare la Svizzera al Bocuse d’Or
Sarà Karina Fruman, chef 25enne, a rappresentare la Svizzera alla selezione europea del Bocuse d’Or, il prestigioso concorso internazionale di alta gastronomia, previsto nel 2026. Lunedì 16 giugno, nella raffinata cornice del Neuro Campus Hotel Das Morgen, sulle rive del Lago dei Quattro Cantoni, Fruman ha prevalso su Simon Grimbichler. Un traguardo storico: è infatti la prima chef donna svizzera a partecipare alla competizione.
La gara, pur limitata a due soli partecipanti, è stata caratterizzata da una competizione serrata e di alto livello tecnico, durata cinque ore e mezza. I candidati si sono misurati su due piatti: un elaborato a base di rombo, seguito da una composizione con protagonista l'anatra dell'Appenzello. Entrambe le portate prevedevano guarnizioni raffinate e salse complesse, interpretate con grande equilibrio e originalità.
Affiancata dal commis Emanuel Sarbach, Karina Fruman ha convinto la giuria grazie alla precisione tecnica e alla capacità di valorizzare gli ingredienti. Il suo piatto di pesce ha presentato un filetto di rombo farcito con ombrina ed erbe aromatiche, glassato al limone e accompagnato da una mousse delicata, cavolo rapa e purè di piselli, completato da una pasta lievitata senza glutine impreziosita da amaretti e pepe rosa. Nella portata di carne, la chef ha proposto diverse interpretazioni dell’anatra: suprema, brasato e farcia con mirtillo e timo, accompagnate da un fondo aromatico, patate farcite al burro nocciola, carote cotte e chips servite con maionese al formaggio bleu.
«Sono molto soddisfatta di aver rispettato i tempi previsti e di aver affrontato questa sfida così stimolante», ha dichiarato Karina Fruman al termine della prova. «Ora inizia un nuovo capitolo: mi concentrerò sulla preparazione per la competizione europea, forte di quanto appreso fin qui».
Jean-Michel Martin, responsabile del concorso, ha evidenziato l’importanza storica del risultato: «È motivo di orgoglio vedere, per la prima volta, una chef donna rappresentare la Svizzera al Bocuse d’Or Europa. Karina ha mostrato determinazione, una visione chiara e un approccio che fa ben sperare per la sfida continentale».
La giovane chef, che convive con la celiachia, intende anche veicolare un messaggio di inclusività nell’alta cucina, dimostrando che restrizioni alimentari non precludono il raggiungimento dell’eccellenza gastronomica.