La ricetta

Mitica torta al cioccolato La classica, squisitissima

Sfido anche il più pignolo, culinariamente parlando, a non apprezzare questo dolce. Sono pronta a scommettere...
Michelle Uffer
17.03.2020 10:14

Ho questo piccolo problema. Che non sarebbe un grande problema se poi, anche solo rare volte, non si finisse per sprecare del cibo. È un tema che mi preme parecchio, perché passando diverso tempo ai fornelli mi sembra davvero un gran peccato non limitare gli sprechi. Ma ecco, a casa siamo in 4, e a volte far capire a tutti che non siamo al ristorante non è impresa facile. Mio figlio si accomoda a tavola ed esclama: “Ma mamma, io volevo gli spaghetti”. Mia figlia si accomoda a tavola e dice: “Ma mamma io volevo la carne”. Lui si accomoda a tavola e mi comunica che: “Amore tutte queste verdure non te lo ho mica chieste”. Scene di ordinaria e simpatica gestione gastronomica. I bimbi in un qualche modo li raggiro. Il vero problema è lui, che le vitamine ed i cibi troppo sani non riesce a concepirli. È più forte di lui, è troppo attratto da tutto ciò che goloso. Ma poi anche di quello, si stufa in fretta. E così la torta che mi commissiona, dopo due fette perde tutto il suo appeal. La granola come la desidera lui, con tanto cioccolato e poco cibo per uccellini (leggi: semini vari), dopo la terza colazione lo ha già stufato. E così mi ritrovo sempre con un sacco di cose da smaltire, congelare, o fargli mangiare sentendone di ogni. Lo so, lo so. Ci vorrebbe più rigore, mi sto attrezzando.

Però mi sono fatta furba (ma non da molto tempo a questa parte, lo ammetto). Furbizia new entry. Dimezzo le dosi. No, non fraintendente. Non mi permetterei mai di somministrargli solo 50 grammi di pasta, non sia mai. E nemmeno mezzo petto di pollo, per carità. Dimezzo nelle preparazioni di dolci e affini. E così le torte che prima erano del diametro di 30 cm, ora finiscono nello stampo da cake. Piccolo. La granola per un reggimento, ora ci sta comodamente nel barattolo predisposto alle sue colazioni. I biscotti sfornati in quantità industriali si riducono ad una teglia. Voi lo fate già da anni, vero? Io invece ci sono arrivata ora. Meglio tardi che mai. E così, oltre all’eventuale spreco, riduco anche i suoi eventuali capricci. Perché mangiare un’ulteriore fetta di torta controvoglia, capirete che può incidere sul suo buon umore. Si salvi chi può.

Difficoltà: facile
Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: 35 minuti

Ingredienti (per uno stampo da cake di 20 cm)

130 grammi di cioccolato fondente
90 grammi di burro
3 uova grandi
80 grammi di zucchero
25 grammi di farina
25 grammi di maizena
1/2 bustina di lievito in polvere
1 cucchiaino di fleur de sel
2 belle manciate di dadini di cioccolato resistenti alla cottura
zucchero e burro per ungere lo stampo q.b

Procedimento

Accendete il forno a 170 gradi (forno ventilato).

Iniziate mettendo il burro in un pentolino, aggiungete il cioccolato e fatelo fondere a fuoco molto basso. Mescolate finché non otterrete una crema liscia. Mettete da parte e fate intiepidire.

Montate le uova insieme allo zucchero aiutandovi con le fruste da cucina. In un terrina, mescolate la farina e la maizena assieme al lievito ed il fleur de sel. Aggiungete il composto di uova e zucchero e frullate nuovamente (dapprima a velocità bassa onde evitare che la farina finisca ovunque). Aggiungete anche il cioccolato intiepidito e mescolate velocemente finché il composto non sarà omogeneo. Incorporate i dadini di cioccolato. Imburrate lo stampo da cake, versatevi un cucchiaio di zucchero e fatelo roteare in modo che quest’ultimo si attacchi bene al burro (formerà un’ottima crosticina in cottura). Infornate per circa 35 minuti. Lasciate raffreddare leggermente la torta prima di toglierla dallo stampo.