Il Ticino? Parla uno strano italiano

ROMA - I progressi dell'Italia talvolta lasciano basiti. Se fino a qualche tempo fa ci capitava di inorridire alla tradizionale domanda dell'italiano medio "Ma come? In Svizzera si parla l'italiano?", o peggio ancora "Ma In Svizzera non si parla lo svizzero?", oggi i quesiti sono già evoluti a uno stadio successivo. E a farcelo sapere ci ha pensato il noto quiz televisivo "L'eredità", in onda tutte le sere prima di cena su Rai 1.
Venerdì sera, durante una delle prove sottoposte ai concorrenti, il conduttore Fabrizio Frizzi ha fatto luce con una delle sue domande su un'incredibile peculiarità riguardante il nostro Paese, e più precisamente il Ticino (guarda il video). "In Svizzera si parla - udite udite - un italiano un po' particolare; per esempio, il tergicristalli di un'auto viene chiamato anche in che modo?". Quattro le opzioni per le due imbarazzate e a dir poco disorientate concorrenti: "Bilùx, Servisòl, Vìper, Rolladèn".
Tralasciando la pronuncia errata delle mitiche "Rollàden" - da noi con l'accento sulla "a" e non sulla "e" - sia di Frizzi che della prima concorrente a rispondere, ci lascia un po' sorpresi l'esempio scelto dal programma. Se "Bilùx" e "Rollàden" sono infatti termini protetti del nostro patrimonio linguistico, e "Servisòl" viene effettivamente ancora usato da qualcuno, il termine "Vìper" per alludere al tergicristalli proprio non ci era mai capitato di sentirlo fuoriuscire dalla bocca di un ticinese. E se le due concorrenti ci sono arrivate al terzo tentativo, il sottoscritto vi sarebbe arrivato solo escludendo le altre ben più celebri opzioni.
Per dovere di cronaca, seppur mai udito dalle nostre parti, va dunque spiegato che il ticinesismo "Vìper", proverrebbe dall'inglese "windscreen wiper" che per l'appunto significa tergicristallo.
Insomma, ogni giorno si scopre una cosa nuova. Anche sulla lingua italiana: rigorosamente di Dante e, per evoluzione, un po' particolare va detto, dei ticinesi.