Jaguar F-Type, auto dal fascino senza tempo, giunta al canto del cigno
Al momento di riconsegnare la Jaguar F-Type R75 convertibile che ci è stata messa a disposizione per il nostro test, le sensazioni sono contrastanti: da un lato siamo ben consapevoli che circolare su un modello che monta un propulsore da 5 litri nel 2024 sfiora l’anacronismo, dall’altro non possiamo fare a meno di esprimere tutta l’ammirazione per un marchio che ha sfornato nella sua storia modelli iconici, e questa F-Type lo è, ma si appresta a voltare definitivamente pagina, perché dai prossimi anni produrrà solo vetture elettriche. C’è anche un senso di malinconia ad accompagnarci dunque: in occasione del suo 75° anniversario, Jaguar ha deciso di dare uno splendido addio alla F-Type sfornando due straordinarie edizioni speciali, la 75 e la R75, disponibili sia in versione coupé che convertibile.
Il modello 2024 non segna solo la fine della F-Type, ma anche la fine di un’era di auto sportive firmate Jaguar alimentate da motori a combustione. Il ringhio fragoroso del V8 sovralimentato, l’adrenalinica spinta verso lo schienale del sedile, il legame autentico e quasi viscerale tra il conducente e la macchina: tutto ciò sta per diventare un ricordo, mentre Jaguar passa a un futuro elettrificato.
Il cuore della R75 è un motore a otto cilindri sovralimentato da 5,0 litri, che eroga una potenza superlativa di 575 cavalli che permette a questa F-Type di essere la degna erede dei suoi predecessori. Questo potente propulsore alimenta un sistema di trazione integrale di serie.
Le prestazioni sono assolutamente all’altezza della fama della supercar: la R75 scatta da 0 a 100 km/h in soli 3,7 secondi, mentre la sua velocità massima arriva a 300 km/h. Il suono emesso dal motore è capace di mandare in estasi gli appassionati: già quando lo si accende, il propulsore ti avvolge con un rombo fragoroso eppure armonioso, elegante. Il ringhio del V8 sovralimentato è una festa ed entra a far parte dell’esperienza di guida di un veicolo che ad ogni accelerazione, ad ogni cambio di marcia, regala sensazioni uniche ed inebrianti.
Al primo sguardo, la F-Type R75 trasmette immediatamente un profondo senso di sportività. Il suo assetto largo e ribassato permette di immaginare già prima di prenderne la guida le sue capacità prestazionali. Il design è a dir poco stupendo: linee slanciate, superfici scolpite e proporzioni perfette incarnano un’eleganza senza tempo e conferiscono a questa vettura un senso di movimento anche quando è parcheggiata.
La vettura è caratterizzata da un frontale aggressivo nel quale sono inseriti eleganti fari a LED, da una griglia allargata e da uno spoiler molto basso, che se da un lato è un aiuto all’aerodinamica, dall’altro rappresenta in qualche caso un problema quando si deve parcheggiare.
L’ingresso nell’abitacolo è uno spettacolo per gli occhi: il senso di esclusività e raffinatezza colpisce immediatamente, l’interno è progettato ergonomicamente per permettere la massima integrazione tra il conducente e il veicolo, estetica e funzionalità sono un mix perfetto, ogni comando è posizionato in modo intuitivo e la cura dei dettagli è spinta al massimo.
La F-Type R75 è in definitiva il simbolo intramontabile del passato di Jaguar, un inno alla bellezza del motore a combustione, alle emozioni che sa regalare, il canto del cigno di un’epoca che ha segnato profondamente la storia dell’automobile. Guidare un’auto così è semplicemente emozionante.
La scheda (Jaguar F-Type P 575 R75)
Motore: a benzina, turbocompresso, 8 cilindri, trazione integrale
Cilindrata: 5.000 cc
Potenza e coppia massima: 575 cv e 700 Nm
Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 3,7 sec.
Velocità massima: 300 km/h
Consumi effettivi: 13 l/100 km (dichiarati: 10,7 l/100km)
Emissioni CO2: 243 g/km
Categoria di efficienza energetica: G
Prezzo base del modello: 154.000.- franchi
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È un'auto dal fascino impareggiabile, curata in ogni dettaglio, lussuosa, capace di prestazioni sbalorditive. Da perderci la testa, non fosse per il prezzo...
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Se la guidi con la capote abbassata tutto bene, ma d'inverno, col tetto chiuso, la vista laterale è davvero proibitiva a causa del largo montante posto tra il finestrino anteriore e il lunotto. Roba da mettere i brividi ad ogni incrocio, nonostante la presenza della tecnologia.