Jersey Shore, la tivù parla tamarro

NEW YORK - È un reality che sta letteralmente spopolando negli USA: si chiama Jersey Shore e rispecchia fedelmente la realtà di alcune fasce di giovanissimi figli di emigrati italiani negli USA. Giunto alla sua terza stagione, viene trasmesso su MTV ed è un autentico campione di incassi. È il trionfo del pacchiano e dello stile da tamarro: le donne sono disinibite e sempre con il seno bene in vista, i maschi sono palestrati e abbronzati, costantemente pronti a palesare atteggiamenti da bulli e da latin lover. Agli americani paiono piacere molto i protagonisti di questo reality, che hanno perfino lanciato un nuovo linguaggio giovanile, non importa se molte associazioni di italoamericani oltre Oceano ne abbiano già preso le distanze, ritenendolo dai contenuti vuoti, lontano dai valori autentici dell'Italia e grossolanamente volgare. Che il Rubygate abbia fatto breccia anche negli USA? Vinny, uno dei protagonisti, a questo proposito, ha invitato il premier italiano "a fare festa con noi". Ogni commento sarebbe superfluo.
