La carica dello yoga

Nel salotto di casa oppure al parco, con vista sulla città o in riva al lago, su una struttura galleggiante, in montagna ma anche in spiaggia e in giardino. Sono solo alcuni dei luoghi che si prestano per praticare un’attività che unisce corpo, mente e coscienza di sé. Stiamo parlando, lo avrete capito, dello yoga, disciplina che sembra essere la regina di quest’estate, almeno secondo il calendario delle attività promosse da associazioni e fondazioni culturali e ricreative, centri balneari e anche dai teatri (vedi box in fondo all’articolo). Una proposta che si potrebbe interpretare come una risposta al difficile periodo storico segnato dalla pandemia, oppure più semplicemente lo yoga è tornato di moda?
«Lo yoga in Occidente è di moda da diversi decenni. Nel nostro contesto culturale viene spesso scambiato per una semplice ginnastica e non a caso si può ormai praticare in qualsiasi centro fitness. In realtà lo yoga è una filosofia molto vasta, gli esercizi fisici sono solo uno dei suoi tanti aspetti. È tuttavia possibile che durante il lockdown nuove persone si siano avvicinate a questa pratica per i suoi immediati benefici psicofisici», spiega Lisa Ferretti, che ha integrato ad una laurea in Filosofia lo studio dello yoga, frequentando diverse scuole in Europa e in India.

Dopo varie esperienze professionali, all’estero e in Ticino, oggi Ferretti è insegnante diplomata dei metodi Hatha e Anusara e sta approfondendo la pratica del Katonah, oltre a seguire corsi di yoga terapia a Londra e a collaborare con il Teatro San Materno di Ascona. «Nello yoga – sottolinea – ho trovato un approccio che si avvicina alla filosofia antica, che era soprattutto un modo di vivere, un esercizio su sé stessi. Ideale dal quale la filosofia occidentale si è progressivamente allontanata, finendo per ridursi a una pura costruzione di sistemi intellettuali, spesso molto distante dalla vita quotidiana».
«Amo lo yoga, pur non vivendolo come un dogma, per la sua completezza, per la sua visione olistica delle cose», continua Lisa Ferratti. «Pensiero, corpo e respiro sono infatti strettamente legati e oggi lo dimostra anche la scienza. Lo yoga ci invita a esplorare il nostro corpo e a conoscerlo meglio, aumentandone la nostra consapevolezza attraverso l’unione di esercizi fisici, mentali, spirituali... è una filosofia che investe ogni gesto».

Ferretti si è innamorata di questa disciplina quando aveva 19 anni: «Mi trovavo in Inghilterra per un soggiorno linguistico e un po’ per caso sono andata a seguire un corso di yoga. Dopo un’ora e un quarto di lezione, pur alla fine di una giornata intensa e stancante, sono uscita con un’energia incredibile. Sono rimasta così colpita dall’immediatezza dei benefici dello yoga che ho deciso di approfondire. Dentro di me sapevo che non avrei più lasciato questa pratica». Pratica che, sottolinea la nostra interlocutrice, esercita un potere fantastico sul corpo e sulla mente. «I benefici sono tantissimi e per tutti, ma bisogna scegliere l’approccio più adatto a seconda dei propri desideri». Ci sono infatti metodi più meditativi, altri più dinamici e creativi: «C’è addirittura chi fa lezione sui paddle – fa notare – e chi appeso a dei nastri. Ognuno ha la possibilità di trovare lo yoga più adatto a sé». Una ricerca che potrebbe anche richiedere del tempo: «A Parigi ho impiegato un anno a trovare un buon corso di yoga», ricorda Ferretti, sottolineando l’importanza di affidarsi a dei professionisti. «Come per tutte le attività motorie, se non si assume la corretta postura c’è il rischio d’infortunarsi».

Ma torniamo a parlare di benefici. In particolare, lo yoga ha effetti positivi sul sistema nervoso, favorendo di conseguenza il rilassamento di corpo e mente. «Molte nazioni – rileva – stanno introducendo lezioni di yoga nelle scuole proprio perché permette di calmare il sistema nervoso e aumentare la concentrazione». Oltre ad essere una preparazione alla meditazione, lo yoga aiuta inoltre a rafforzare la muscolatura in modo funzionale, ad aumentare la flessibilità e a migliorare la postura di tutti i giorni, riducendo eventuali dolori alla schiena o alla cervicale. «Potrei continuare per ore ad elencare gli effetti positivi di questa disciplina», rimarca l’insegnante. «Certo – ribadisce – bisogna sapere individuare il tipo di yoga più adatto a sé, anche in considerazione della fase della vita nella quale ci si trova».
Quello di Ferretti, va detto, è un insegnamento caratterizzato da un approccio non dogmatico verso la disciplina. Tramite le sue lezioni invita a coltivare una migliore percezione del proprio corpo, proponendo esercizi di Anusara e Katonah yoga – che incorpora principi taoisti e della medicina cinese – volti alla riscoperta del proprio centro psicofisico e al rilassamento del sistema nervoso. Un metodo che consiglia di provare anche a chi si definisce «attivo come un bambino» e teme di annoiarsi.

E a proposito di bambini: «Per coinvolgerli nella pratica di questa disciplina – spiega Ferretti – ci sono diversi metodi. Quando lavoravo per una ONG a Delhi, ad esempio, insegnavo gli esercizi ai miei piccoli allievi raccontando loro storie con protagonisti gli animali, dato che tantissime posizioni sono state battezzate con il loro nome sanscrito».
C’è un momento della giornata più adatto di altri per praticare lo yoga? chiediamo. «Secondo gli integralisti della disciplina e i maestri indiani va praticato all’alba e al tramonto», risponde sorridendo. «Ma è evidente – aggiunge – che nella società frenetica in cui viviamo una persona sceglie il momento migliore in base al tempo a disposizione. L’importante è trovare un ritmo e seguirlo, così da approfondire la pratica della disciplina. In tal senso l’ideale sarebbe praticarlo ogni giorno alla stessa ora, in modo da instaurare una routine». Per quanto riguarda invece il luogo, non ce n’è uno più idoneo di altri. «Si può praticare yoga ovunque. Ci sono posture che aiutano in poco tempo a calmare ansia e attacchi di panico e si possono quindi svolgere in metropolitana, in aereo, in ufficio... È chiaro che per la pratica quotidiana sarebbe meglio avere una dimensione tranquilla, così da facilitare l’ascolto del proprio corpo, della propria mente e del proprio respiro. L’idea, soprattutto a casa, è quella di ritagliarsi uno spazio dedicato allo yoga, che sia sempre lo stesso». E a chi di fronte alla proposta di provare questa disciplina obietta «io non sono flessibile, quindi non fa per me», Ferretti risponde che «purtroppo è un pregiudizio che preclude molte persone dall’avvicinarsi a questa disciplina. Ma con un po’ di pratica tutti diventano più flessibili e più stabili. Si inizia da posizioni facilmente eseguibili, per poi affinare la tecnica con il tempo».

Yoga per tutti - Le proposte in Ticino
L’estate in Ticino fa rima con attività all’aperto, dagli spettacoli ai concerti, dagli incontri letterari all’aperitivo in riva al lago, fino allo yoga per iniziare oppure concludere in bellezza la giornata. Yoga che, programmi alla mano, viene proposto da associazioni e fondazioni culturali e ricreative, centri balneari e anche dai teatri un po’ ovunque nella Svizzera italiana. Sulle rive del Ceresio, ad esempio, si va dalle lezioni il sabato alle 8.00 sulla piattaforma galleggiante del Lido Riva Caccia di Lugano con gli istruttori di Yoga Roof (info e iscrizioni qui) agli incontri al parco Tassino proposti la domenica alle 9.30 da Yoga Dinamico (per partecipare: [email protected]). Il mercoledì, invece, appuntamento al parco della Fondazione Claudia Lombardi per la cultura a Figino, che propone a settimane alternate yoga per i bambini alle 10.00 e per gli adulti alle 18.30 (info e iscrizioni: [email protected]).
Lo yoga figura anche tra le attività estive del Teatro San Materno di Ascona: le lezioni, condotte da Lisa Ferretti (nella foto piccola a pag. 5), si tengono ogni lunedì alle 9.00 e mercoledì alle 19.00 di luglio e agosto (iscrizioni qui). Sempre di mercoledì, ma alle 18.30 e fino al 29 luglio, si può praticare yoga nel parco della Fondazione Monte Verità (annunciarsi scrivendo a [email protected]).
Anche l’associazione Rivapiana di Minusio torna a proporre le ormai consuete sedute estive di yoga sulle rive del Verbano: la prossima lezione è prevista mercoledì 1. luglio alle 7.45; mentre dal 20 al 24 luglio, in collaborazione con il Progetto Villa San Quirico, i bambini sono invitati a scoprire lo yoga attraverso giochi di gruppo (ulteriori info qui). Con la bella stagione, si rinnova anche l’appuntamento promosso dall’Ente Sport al Parco urbano di Bellinzona il sabato alle 9.00 (info: [email protected]). Infine, tra le molteplici lezioni di yoga proposte all’aperto in Ticino, spiccano quelle sulla vetta del Monte Generoso in agenda domenica 5 e 19 luglio alle 9.00 (ulteriori info qui). Salvo in alcuni casi, quasi tutte le proposte sono gratuite o a offerta libera.