La chirurgia veloce

A PROPOSITO DI ... Fast track
Ente Ospedaliero Cantonale
12.10.2012 00:29

Nella flebo appesa all?albero non ci sono medicamenti ma anestetico. In questo modo la signora, operata all?addome, non avverte dolori; si è alzata qualche ora dopo l?uscita dalla sala operatoria, ha cominciato a camminare con il marito accanto; e quando la incontriamo nei corridoi dell?Ospedale di Locarno, ci dice: adesso "inizio a mangiare qualcosa". La paziente ha beneficiato del fast track (= corsia veloce, in questo caso chirurgia veloce). "Si tratta - spiega il primario di chirurgia Dr. Med. Paul Biegger – di un metodo nato una quindicina d?anni fa in Svezia, che da qualche tempo viene introdotto progressivamente anche nei nostri ospedali. Il fast track è un modo semplice per riattivare al più presto l?organismo, toccato dal bisturi, con il suo corollario di camici verdi, ansie, tubicini e sonde, stanchezza e malesseri vari".  Le ricerche scientifiche hanno mostrato che spiegazioni chiare prima dell?intervento, insieme ad un sistema efficace per ... tirarsi in piedi al più presto, permettono al paziente di stare subito meglio, di ridurre le complicazioni e di tornare a casa prima. L?essere umano, quando non può nutrirsi normalmente assumendo cibo e bevande attinge alle riserve di energia del proprio organismo; ecco perché il paziente, dopo un intervento, si sente debole; se sta troppo tempo a letto pure i muscoli si indeboliscono, i polmoni ricevono meno ossigeno, la circolazione diventa più lenta, l?intestino s?addormenta. L?alternativa? Prima dell?anestesia generale il paziente riceve un?anestesia loco-regionale (epidurale, alla schiena, non dolorosa) che copre la zona dell?addome. L?effetto anestetico viene mantenuto fino a qualche giorno dopo l?intervento. Niente dolori, quindi voglia di rimettersi in gioco più rapidamente. Presso l?ospedale di Bellinzona da qualche tempo ci si spinge più in là: prima della dimissione del paziente operato, se necessario, l?anestesista installa un piccolo catetere vicino al fascio nervoso toccato dal bisturi, nel quale scorrerà piano piano un liquido anestetico. In questo modo il paziente, a casa sua, potrà godere del beneficio dell?anestetico locoregionale per alcuni giorni, recuperando più in fretta il proprio benessere.