Relax

La meditazione in un’applicazione

La cura e il benessere mentale ora passano anche attraverso utili applicazioni del nostro cellulare. Ma quali benefici producono?
Anche i tablet o gli inseparabili smatphone ci aiutano anche nella cura del benessere fisico e della salute mentale.
09.03.2022 14:12

Abbiamo capito che al giorno d’oggi esiste ormai un’applicazione per qualunque cosa. Infatti, i nostri dispositivi elettronici, come i tablet o gli inseparabili smatphone ci aiutano anche nella cura del benessere fisico e della salute mentale. Parliamo, in particolare, di come prenderci cura dei nostri neuroni, così spesso sottoposti a sostenere la fatica di vite sempre molto movimentate e in preda all’ansia. Come già osservavano i classici latini con Giovenale e il suo notissimo «mens sana in corpore sano» (ovvero, una mente sana in un corpo sano), non serve vivere un periodo particolarmente problematico per iniziare a prenderci cura di noi. È, infatti, molto più proficuo potersi rilassare poco per volta ogni giorno… anche solo per 10 minuti attraverso un percorso sul nostro cellulare.

È proprio su questa idea che si basano, infatti, le innumerevoli applicazioni di meditazione  che ci aiutano a trasformare la meditazione in un’abitudine quotidiana con semplicità e leggerezza. Ma per capire come sia possibile riuscire a rilassarsi con un’applicazione abbiamo chiesto ad Anna Beduschi, Marketing & Business Development per l’Italia di una di queste app, di raccontarci meglio in cosa consiste l’applicazione per cui lavora.

Anna, come funziona l’applicazione per la meditazione? 
«Nel caso della nostra soluzione, si tratta di un’applicazione di meditazione disponibile in 6 lingue (italiano incluso) utilizzata da 8 milioni di utenti nel mondo. Al suo interno contiene moltissime sessioni su tematiche come sonno, gestione dello stress e fiducia in se stessi. La meditazione è una pratica che aiuta a 'mantenere in equilibrio' la propria mente. Ha l’obiettivo di concentrare l’attenzione su noi stessi seguendo pensieri, emozioni o sensazioni per raggiungere maggior consapevolezza e calma interiore. In quest’attività non siamo soli sull’applicazione di meditazione, perché voci di esperti, insegnanti, psicologi fanno da vere e proprie guide durante gli esercizi e ci aiutano a focalizzarci su determinati aspetti».

Ci spieghi come sia possibile, attraverso uno strumento che spesso ci provoca stress e ansia, riuscire a rilassarci? 
«Crediamo in un futuro in cui avremo un rapporto armonico con le nuove tecnologie, perché il problema non è la tecnologia, ma l’utilizzo che ne viene fatto. Effettivamente, gli smartphone possono disturbare la nostra calma e iper sollecitarci, ma sta a noi definire i principi con cui utilizzarli, per superare gli aspetti negativi e beneficiare dei loro formidabili vantaggi come, ad esempio, quello di rendere la pratica meditativa molto più accessibile. Inoltre, la meditazione, così come altre attività che svolgiamo con lo smartphone, non implica la visione di uno schermo ma si basa principalmente sull’ascolto di audio. Infine, sui nostri canali social proponiamo contenuti educativi e motivanti, perché riteniamo che anche i social network possano essere utilizzati in modo cosciente e utile. Tutto dipende da come decidiamo di utilizzare gli strumenti a nostra disposizione».

Quali sono i programmi o le soluzioni che i vostri utenti prediligono in modo particolare in questo periodo?
«Il programma più utilizzato in assoluto è sicuramente il programma gratuito Scoperta, composto da 8 meditazioni guidate e perfette per chi si approccia per la prima volta alla meditazione. Il programma è molto apprezzato, perché risponde perfettamente alle esigenze di chi vuole iniziare a meditare e si chiede come fare. Gli altri programmi maggiormente utilizzati sono quelli dedicati al sonno, all’ansia e alle emozioni difficili, in quanto, soprattutto in seguito alla pandemia e all’incertezza che ha portato con sé, sempre più persone hanno cercato strumenti per ritrovare equilibrio e serenità in un contesto di sovraccarico mentale ed emotivo».

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