La PFM in concerto a Mendrisio

All’Arena Live una band senza tempo
Red. Online
21.11.2011 05:05

MENDRISIO - Il primo capolavoro Storia di un minuto lo pubblicarono nel 1972 e venerdì sera erano in concerto, in Ticino, con tanta voglia di divertire ed emozionare. Nell?ideale scenario dell?Arena Live Club di Mendrisio - dove ai grandi artisti che spesso accoglie con grande coraggio in tempi come questi si può stringere la mano quando sono sul palco - hanno iniziato il loro concerto con Come ti va, un simpatico saluto ai numerosi fan presenti, poi deliziati per due ore dalla fragranza della musica sfornata dalla Premiata Forneria Marconi (PFM), la rock band italiana più famosa nel mondo. Le sue inossidabili colonne sono Franz Di Cioccio (1946, batteria e voce) in grande forma, l?efficace e compassato Patrick Djivas (1947, basso), il solare e felice Franco Mussida (1947), eccezionale con le chitarre e molto morbido quanto canta. Con i «magnifici tre» Lucio Fabbri (violino e seconda testiera), Gianluca Tagliavini (piano, tastiere, hammond, minimoog) e Roberto Gualdi alla batteria in alternanza con Di Cioccio. Con un repertorio come il loro, restava solo l?imbarazzo della scelta. Dallo scrigno dei loro gioielli musicali hanno estratto Chi ha paura della notte, Maestro della voce, una sentita dedica a Demetrio Stratos dalla ritmica possente, Si può fare, La carrozza di Hans, primo brano scritto dalla PFM eseguito in versione totalmente acustica e poi Impressioni di settembre, con quel fraseggio al moog che irrompe e spazza via tutto dopo una breve introduzione lirica, coinvolge e mette di buon umore, adesso come quando fu concepita quattro decenni fa; una delle più belle canzoni del pop italiano. A suggellare una memorabile serata all?insegna della grande arte musicale ci ha pensato Celebration e in precedenza La rivoluzione, scritta da Daniele Silvestri, una delle composizioni dell?album Serendipity con il quale la PFM continua, per fortuna, ad accompagnarci nel nuovo millenio.