La sindrome del tunnel carpale

Informazione medica a cura dell'Ente Ospedaliero Cantonale
Ente Ospedaliero Cantonale
02.11.2012 09:30

LA MALATTIA È la compressione del nervo mediano, che scende dal collo, lungo il braccio, fino alla mano, passando nelle ossa del carpo. L?aumento di pressione in questa zona situata nel polso, tra il braccio e la mano (canale carpale), provoca la sofferenza del nervo, causando un fastidioso formicolio, soprattutto nelle prime tre dita (e mezza) della mano. Con il tempo si perde la sensibilità delle dita, il tatto. L?età non è una condizione, in quanto la sindrome colpisce anche persone piuttosto giovani. È tuttavia più frequente nella donna, probabilmente per le variazioni ormonali. Ma la causa è ignota, spiega a Pronto dottore il Dr. med. Daniele De Spirito, capo servizio chirurgia e responsabile chirurgia della mano all?Ospedale Regionale di Lugano, sede Ospedale Italiano. La testimonianza di una paziente giovane indica che la sindrome non tocca soltanto le persone anziane.I SINTOMIFormicolio nelle dita, soprattutto durante la notte; è molto fastidioso e spesso impedisce di dormire. Il muscolo del pollice, nel caso di una lunga permanenza della sindrome, si atrofizza e si forma una depressione, ben visibile, in questo muscolo. Si perde gradualmente la sensibilità delle dita.LA DIAGNOSI La diagnosi è soprattutto clinica e viene confermata con l?elettroneuromiografia, un esame che dà l?idea della sofferenza del nervo, attraverso il rilevamento del passaggio della corrente, stimolata dall?apparecchio. L?esame non è complesso e viene eseguito presso il Neurocentro (Ospedale Civico).LA CURA Il medico consiglia l?intervento chirurgico perché è l?unico ad essere risolutore. Il dr. med. De Spirito esegue una piccola incisione trasversale al polso, di circa un centimetro e mezzo, e da quel punto entra a liberare il nervo. È un?operazione a basso impatto chirurgico, di una decina di minuti praticata in anestesia locale e in regime ambulatoriale. È un intervento diffuso, ma mai banale che va praticato con le dovute attenzioni.

ESITI Gli sesiti sono sempre positivi se il nervo non è troppo danneggiato, cioè se è riuscito a mantenere la propria funzione. Il consiglio è di non aspettare troppo. Il primo "sollievo", per il paziente operato è di riuscire a dormire già la prima notte per l?assenza del temuto formicolio. Il recupero della sensibilità e del tatto è un po? più lento e per il ripristino del muscolo opponente del pollice ci vuole ancora un po? più di tempo. Le recidive sono molto rare.

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