Le auto che hanno fatto la storia

La vettura che ha messo le ruote alla Romania

La Dacia 1300 era la versione rumena di un veicolo popolare e indistruttibile come la Renault 12
29.06.2022 14:00

In Romania la motorizzazione di massa non è stata portata da una Lada/Zhiguli come in Russia o da una Volkswagen Maggiolino come in tanti altri Paesi, (tra cui la Svizzera). La nazione bagnata dal Mar Nero si è “messa sulle ruote” grazie alla Dacia 1300, versione rumena di una vettura popolare quanto indistruttibile anche ben più a ovest, ossia la Renault 12. Negli anni Settanta e Ottanta, questa vettura che era ormai uscita di produzione da tempo dalle fabbriche del colosso francese, ha iniziato a popolare le strade e i sentieri sterrati della Romania parte del Patto di Varsavia. Questa berlina tre volumi e quattro porte è diventata una costante dei panorami rumeni (non solo stradali), tanto che nelle sue versioni e varianti, (comprese le pratiche, capienti, robuste station-wagon giunte in un secondo tempo), il modello è stato assemblato in milioni di unità. Parte integrante della memoria collettiva dei rumeni, la Dacia 1300 ha sostenuto lo sviluppo anche del marchio Dacia, offrendo quegli elementi cardine come solidità, semplicità e comfort che si ritrovano anche nelle realizzazioni più moderne del marchio integrato nel Gruppo Renault.

Per oltre tre decenni, è stata l’auto desiderata da tanti, presente ovunque anche come taxi e primo esempio di vettura realizzata nell’est Europa che poteva essere considerata davvero moderna rispetto a quanto offriva – con poche eccezioni – la produzione automobilistica nella Cortina di Ferro. Venduta a un prezzo competitivo (circa 3’300 franchi a inizio anni Settanta), la Dacia 1300 è stata subito una forza traente dell’economia rumena e una passione per gli automobilisti locali. In realtà la denominazione 1300 riguarda gli esemplari prodotti dal 1969 al 1979 e 1310 le varianti realizzate da quell’anno fino al 2004. Le due principali differenze sono il frontale ridisegnato della 1310 che integrava quattro fari, con al centro una calandra nera e, dietro, gruppi ottici modificati rispetto alla 1300 che in sostanza era una copia conforme della Renault 12; 1300 e 1310 sono rimaste in listino, insieme, per diversi anni. Pur essendo la gemella diversa di un’auto francese, la Dacia 1300/1310 era rumena nella sua quasi totalità, se si pensa che a metà anni Ottanta ben il 98% dei suoi componenti erano fabbricati localmente – un aspetto che ha semplificato notevolmente la vita di chi decideva di restaurare qualche modello ereditato da un parente o trovato a poco prezzo sul mercato.

Esiste del resto in Romania una notevole comunità di collezionisti che offrono una sorta di mutuo soccorso a coloro che decidono di riportare a nuova vita questa simpatica berlina, tanto spaziosa quanto economica nell’uso quotidiano. Si tratta di una vettura prodotta in oltre due milioni di esemplari, rimasta in produzione per ben 35 anni, dal 1969 al 2004, conoscendo non meno di sei “step” evolutivi durante la sua carriera e la cui commercializzazione continuerà fino al 2006, quando ormai era già in listino la ben più moderna Logan. Del resto, la Dacia 1300 non ha motorizzato solo la Romania, visto che tanti esemplari sono stati esportati in altri Paesi dell’est, come pure in Africa, Medio Oriente e America Latina.

La scheda (Dacia 1300)

Cilindrata: 1'289 cc
Potenza e coppia: 54 CV, 88,3 Nm
Velocità massima: 145 km/h
Accelerazione: n.d.
Consumo medio: 8,8 l/100 km
Peso a vuoto: 900 kg