L'Africa di Wilbur Smith

Lo scrittore sudafricano Wilbur Smith è sempre in forma e scattante a dispetto dei suoi 75 anni, atletico come il suo ultimo personaggio, Leon Courteney, il coraggioso, bello e eroico ventenne protagonista di Il destino del cacciatore.È cordiale e alla mano quasi non fosse quel fenomeno che a partire dal 1964 ha scritto oltre trenta romanzi tutti di grande successo venduti in 110 milioni di copie di cui 18 milioni solo in Italia. Vive in una proprietà paragonabile ad un paradiso verde di migliaia di ettari vicino a Città del Capo, ma possiede anche un?isola di straordinaria bellezza alle Seychelles, abitazioni a Londra e in altre capitali europee, aereo privato, macchine, e una bella moglie (la quarta), un?affascinante circassa che lo segue come un?ombra e contribuisce ad accrescere il carisma di quest?uomo fuori dell?ordinario.Smith è tornato alle amate avventure africane, e precisamente nell?Africa Orientale del 1913. Leon Courteney, dopo aver lasciato l?esercito si dedica alla caccia grossa nei territori dei Masai con i quali ha un rapporto d?amicizia fraterna. Organizzando safari per gente denarosa, fra cui il presidente americano Theodore Roosevelt, Leon svolge anche il ruolo di informatore del comando inglese. Durante un safari incontra una donna straordinaria, Eva, amante di un conte tedesco violento e guerrafondaio che uccide gli animali con sadica crudeltà, e costruisce aerei, la nuova arma strategica del Kaiser. Fra Leon e Eva l?amore è inevitabile, ma la donna che custodisce un triste segreto sarà costretta a separarsi da lui. Lusima, la grande saggia dei Masai, sorta di maga e regina l?aveva previsto.