Le allergie in età pediatrica

Informazione medica a cura dell'Ente Ospedaliero Cantonale
Ente Ospedaliero Cantonale
26.09.2013 11:30

LE CAUSE Da poco più di un anno è stato aperto presso gli ospedali di Lugano e Bellinzona il Servizio di allergologia dell?età pediatrica. Gli ambulatori sono condotti dal Dr Giovanni Ferrari, medico caposervizio di allergologia e immunologia clinica. Il cospicuo flusso di pazienti negli ambultori mostra quanto le allergie siano sempre più diffuse. Un bambino su 5 sviluppa un?allergia che va curata: le allergie più frequenti in età pediatrica sono la rinocongiuntivite, l?asma bronchiale, le allergie alimentari e la dermatite atopica. La rinocongiuntivite e l?asma bronchiale allergica sono provocate da allergeni inalatori quali pollini, acari della polvere (contenuti soprattutto in tappeti, moquettes e materassi), epitelio di animali (cani e gatti) e muffe. Si ipotizza che l?incremento delle allergie sia di origine multifattoriale: dall?aumento dello smog, all?innalzarsi della temperatura ambientale, alla troppa igiene personale. Si presuppone che l?incremento dei problemi di rinocongiuntivite e asma allergica stagionale sia causato dall?aumentata ?aggressività? dei pollini. Infatti, in presenza di smog e aumentata temperatura, i pollini producono più ?proteine da stress?, che sono poi causa delle allergie; alla base di tutto ciò la predisposizione famigliare, ossia il fattore genetico, ha la sua importanza.I SINTOMITosse, fischi, affanno, stringimento alla gola, oppressione toracica sono i sintomi dell?asma; lacrimazione, prurito e arrossamento degli occhi, pririto nasale e naso che cola caratterizzano invece la rinocongiuntivite. Nella bella stagione sono causati dai pollini (?raffreddore del fieno?), in inverno dagli acari della polvere e dall?epitelio di animali.LA CURAUna volta posta la diagnosi allergologica, il trattamento può essere di 2 tipi. Il primo, sintomatico, consiste nell?assunzione di farmaci antistaminici e corticosteroidi topici per il trattamento della rinocongiuntivite e in farmaci inalatori per il trattamento dall?asma bronchiale; il secondo trattamento, causale, prevede la somministrazione di vaccini (con pollini, acari, muffe o epitelio di animali) mediante iniezioni sottocutanee (immunoterapia o terapia di desensibilizzazione). L?immunoterapia è consigliata in quei casi dove i sintomi persistono da almeno 2-3 anni, sono in aumento, necessitano sempre più farmaci sintomatici e in presenza di sintomi asma bronchiale. La cura di desensibilizzazione può essere eseguita in forma prestagionale o perannuale; la scelta dipende dalla gravità e dal tipo di allergie. I risultati sono molto buoni con i vaccini di pollini ed acari, discreti per quel che riguarda i vaccini con muffe ed epitelio di animali. Importanti, per il successo finale, sono una buona diagnostica e indicazione all?immunoterapia da parte di un allergologo e una buona collaborazione da parte del paziente. Il trattamento, nella maggior parte dei casi, è definitivo.