Le due anime della Scuola cantonale

Il neodirettore Adriano Agustoni parla delle recenti riforme introdotte nel curricolo di studio, indispensabili per l?ottenimento dell?Attestato federale di capacità e delle aspettative riguardo alla nuova materia Area di sperimentazione. Chiarisce inoltre l?annosa questione sulle differenze fra liceo e SCC e parla delle difficoltà logistiche che comporta un istituto che conta più di mille iscritti.La Scuola cantonale di commercio è stata oggetto di diverse riforme, le quali hanno suscitato diversi interrogativi. Per rispondere a questi ultimi, in data 26 novembre 2013 siamo andati ad intervistare Adriano Agustoni, da poco nominato direttore dell?istituto.Tre anni fa ha fatto capolino nel curricolo scolastico la materia Area di sperimentazione (ASPE), all?interno della quale gli allievi sono chiamati a simulare un ambiente di lavoro, ?uno dei cambiamenti che abbiamo introdotto in seguito ad una riforma a livello nazionale in tutte le scuole di commercio?. Dunque si tratta di una decisione che viene imposta dall?alto, tuttavia la Direzione crede in questo progetto e ritiene che possa essere utile permettere agli allievi della SCC di usufruire di uno spazio di formazione differente da quello abituale. ?L?introduzione di ASPE permette agli allievi di ottenere l?Attestato federale di capacità (AFC), che richiede però una certificazione specifica provvista di esami alla fine del terzo anno scolastico. La riforma è un complesso di operazioni e la più visibile è ovviamente quella di ASPE?.Viene spontaneo dunque domandarsi se questi cambiamenti permettono all?allievo della SCC di essere più competitivo sul mercato del lavoro. ?In generale i nostri studenti sono già competitivi, anche quelli che non sono passati dal nuovo percorso di ASPE, ma questo non significa che dobbiamo rinunciare a puntare ancora più in alto?. Si tratta di una materia che sarà utile a tutti, anche alla parte di allievi che dopo la formazione medio superiore proseguirà gli studi, e quindi rimanderà il confronto con l?ambiente lavorativo di qualche anno.Spesso in molti si interrogano sulle differenze fra SCC e liceo ma la realtà è che le due scuole sono assolutamente paragonabili per il livello di difficoltà, infatti i tassi di insuccesso sono pressoché gli stessi. ?La principale differenza è la scelta del percorso da intraprendere: infatti alla SCC l?indirizzo è prevalentemente quello economico; mentre al liceo le possibilità sono molteplici, come ad esempio l?indirizzo scientifico, linguistico ed economico?. Nonostante questa somiglianza spesso gli allievi (e non solo) reputano che la SCC sia meno impegnativa e questa percezione, il che ?deriva da un problema di chiarezza generale. Difatti le persone faticano a capire la differenza fra scuola professionale e di tipo liceale, il che è essenzialmente un problema di denominazione. Per di più la SCC viene raggruppata assieme a tutte le altre scuole medie di commercio del cantone e ciò la rende difficilmente catalogabile, d?altronde si tratta dell?unica scuola che consente di avere un diploma e nel contempo di continuare gli studi. Quando tu hai due anime è chiaro che fai più fatica a presentarti nelle tue due dimensioni?. Quest?ultima frase riassume la realtà della Scuola cantonale di commercio, che è composta sia da un carattere professionale che da uno liceale, per questo spesso si trova a lottare su due fronti distinti.Un altro aspetto che ha solleticato la nostra curiosità è inerente alle problematiche che si incontrano più spesso nella gestione di un istituto con un crescente numero di allievi. ?La scuola incontra alcuni problemi logistici, dal momento che l?edificio non è in grado di ospitare tutti gli studenti?. Da diversi anni questa situazione è fonte di preoccupazione per la Direzione, ma a breve il problema sarà risolto: ?inizialmente con la ristrutturazione e in seguito con l?ampliamento dello stabile, al quale verrà aggiunta una nuova ala per un totale di una dozzina di aule in più. È chiaro che una scuola con quasi 1300 studenti vuole dire un onere di gestione molto importante?.Ringraziamo il Direttore Agustoni per questa intervista, dalla quale abbiamo avuto la conferma che la centenaria SCC si trova a convivere con le difficoltà e le responsabilità di un istituto caratterizzato da due volti molto differenti: uno di natura più liceale e l?altro che la avvicina al mondo del professionale. In futuro tutte le scuole ticinesi del medio superiore dovranno affrontare altri cambiamenti, ma noi siamo sicuri che sapranno gestirli nel migliore dei modi.