Microcredito, perché no?

Chi comanda non ne vuole sapere
Mario Tettamanti
25.05.2009 15:59

Il microcredito è un?attività che per motivi storici ?ha il sapore di paese emergente?. La crisi finanziaria ed economica, come pure i cambiamenti in atto nel mercato del lavoro, ci obbligano a nuove riflessioni. In Svizzera e dunque anche in Ticino, il microcredito dovrebbe entrare in linea di conto quale strumento per rilanciare l?economia, dare opportunità di lavoro a molte persone che sono state emarginate ed evitare il nascere di sacche di povertà e di insoddisfazioni.

Il microcredito non è solo «affare di soldi» ma presenta aspetti culturali, sociologici e psicologici importanti per molte persone che si trovano confrontate a momenti difficili della loro vita. Momenti in cui questa istituzione potrebbe diventare l'ancora di salvezza per potersi reintegrare nel modo del lavoro. Ma c'è qualche cosa che si è inceppato nel meccanismo che, a rigore di logica, dovrebbe premiare questo strumento in un momento in cui l'economia ticinese avrebbe più che mai bisogno di stimoli. Oggi in Ticino il Cantone non pratica il microcredito. Nemmeno le banche lo fanno, perché questa attività, dicono, necessita di una struttura di specialisti fuori da ogni logica imprenditoriale. Le banche, poi, non praticano il microcredito neppure se «coperte» da fideiussioni, perché la garanzia di terzi non è l'elemento centrale e determinante del credito, pur piccolo che sia. Tra le banche poi, nemmeno BancaStato s'interessa a qusto strumento.

E allora, chi può finanziare il microcredito? La domanda rischia di rimanere senza risposta anche se la stessa sembra essere uno degli elementi centrali per il successo o l'insuccesso delle molte iniziative sorte negli ultimi tempi per promuovere questa attività in Ticino. Del microcredito in generale e di quello ticinese in particolare, parleremo martedì sera a Piazza del Corriere sulle onde di TeleTicino, alle 20.45. Lo faremo con diversi ospiti in studio: Francesco Forti di Formika, Maurizio Botti e Sergio Nizzola di AMISI, Graziano Martignoni, Professore alla SUPSI e docente all'UNI di Friburgo, Marco Meneguzzo Professore all?USI di Lugano e Fiorenzo Robbiani di Finpartner. Moderatore sarà Mario Tettamanti.