Professioni digitali

Missione: creazione di contenuti

Oggi sono oltre 300 milioni in tutto il mondo i creatori di contenuti che si esprimono con foto, video, scrittura creativa o altro.
12.09.2022 10:00

C’è una professione, relativamente recente almeno come nome, che sta facendo registrare tassi di crescita imponenti. Si tratta dei “content creator” (ovvero, i creatori di contenuti per la rete), che secondo le ultime stime sarebbero oltre 300 milioni in tutto il mondo. Parliamo di professionisti che fanno parte della cosiddetta “creator economy”, l’economia che sta consentendo a molte persone di monetizzare i propri contenuti, beni e servizi online facendo leva su creatività, talento e passione.

A dare numeri e tendenze è l’ultima analisi presentata da Adobe, che si intitola “Future of Creativity”. Nel report diffuso nei giorni scorsi, si osserva l’ingresso di oltre 165 milioni di nuovi professionisti, per un totale di 303 milioni di creator digitali a livello globale. Il 17% di questi professionisti è imprenditore, mentre il 39% aspira a diventarlo in futuro. Lo studio dimostra, inoltre, che questo specifico segmento è in continua ascesa e sta ridefinendo tutti gli aspetti della cultura e della società, dal futuro del lavoro alle cause sociali e alla salute mentale.

«Questa crescita senza precedenti della creator economy fornisce una piattaforma dove tutti possono creare contenuti: singoli individui, lavoratori autonomi, piccoli imprenditori e content creator possono esprimersi ed esplorare attività creative e artistiche in nuovi modi», afferma Scott Belsky, chief product officer and executive vice president, Adobe Creative Cloud. «Grazie agli strumenti creativi messi a disposizione online, numerosi creator appartenenti ai più svariati settori stanno trasformando sempre più le proprie ispirazioni creative e passioni in nuove carriere e opportunità di business».

Lo studio “Future of Creativity” fornisce una visione completa della creator economy a livello globale e spiega come si sta evolvendo la creatività nei principali Paesi. I creator sono professionisti e non professionisti che creano contenuti originali per lavoro o per passione, come designer, fotografi, filmmaker, illustratori, hobbisti e appassionati. Gli influencer sono un sottogruppo di creator che hanno cinquemila o più follower, sfruttano i social media per influenzare il loro pubblico e rappresentano il 14% della creator economy a livello globale. In due anni il numero di creator digitali è cresciuto nel mondo di 165 milioni di unità con una forte espansione in tutti i mercati. Solo negli Stati Uniti, la creator economy si è estesa con 34 milioni di nuovi creator (+40%). Anche il Brasile (+73 milioni di nuovi creator), la Corea del Sud (+11 milioni) e la Spagna (+10 milioni) spiccano come centri nevralgici per lo sviluppo della creatività. Una persona su quattro (23%) crea contenuti esprimendosi attraverso la fotografia, la produzione di video, la scrittura creativa o altri mezzi negli spazi online, comprese le piattaforme social e i blog.

Analizzando l’aspetto anagrafico, i Millennial rappresentano il 42% del totale e per contro, la Generazione Z rappresenta il 14%. Il 48% dei creator è universalmente motivato da un obiettivo comune: la libertà di espressione, mentre meno di un terzo (26%) è motivato dal denaro. Ma sono anche nuove le opportunità professionali a tempo pieno o part-time, in particolare per la Generazione Z e per i Millennial, che sono attratti da carriere meno tradizionali. Quasi tutti i creator (95%) intervengono per promuovere o sostenere cause che considerano importanti. Fra queste si segnalano: l’emergenza alimentare e abitativa (62%), la giustizia sociale (59%) e cambiamenti climatici (58%). E proprio sfruttando la propria creatività e influenza per promuovere cause meritorie, i creator sono convinti di riuscire ad accrescere consapevolezza (51%), dare voce a coloro che altrimenti non avrebbero visibilità (49%) e agevolare la possibilità di esprimere le proprie opinioni su cause sociali (47%).

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