Alfa Brera, opera d'arte su 4 ruote

Bella è bella, non ci sono dubbi. La linea dell?Alfa Brera non può lasciare indifferenti: bassa, con linee tese davanti e più morbide man mano che si segue la linea di cintura, con quei quattro scarichi al posteriore che sono tutto un programma. Una scultura su quattro ruote. Dentro è un trionfo di pelle pregiata che riveste i sedili sportivi in quell?abitacolo 2+2 – quelli dietro sono posti di fortuna – e il tetto panoramico che invitano a partire verso il mare evitando rigorosamente le autostrade per divertirsi di più. E c?è il nuovo motore, appena «regalato» al cofano del coupé, il 1750 TB (turbo benzina) da 200 CV che riporta in auge una cilindrata che negli anni Sessanta fece la fortuna delle vetture sportive del «Biscione». Ma proprio perché ci sono quei quattro scarichi dietro, aggressivi, belli da vedere, ti aspetteresti anche di sentire il canto dei 200 CV, il profondo respiro di un motore che muove un?opera d?arte di design come la Brera. E invece scivoliamo nel «politically correct»: il motore c?è, regala belle accelerazioni, è sempre pronto complice la coppia massima di 320 Nm disponibile già a 1?400 giri, è abbinato a un cambio manuale a sei rapporti privo di incertezze anche nella guida più sportiva. Manca giusto il sound dietro le spalle per sentirsi a proprio agio. Per quello bisogna passare a motorizzazioni ben più potenti e costose, quindi occorre soppesare bene le proprie necessità e, in definitiva, possibilità.Le grandi portiere facilitano la? discesa nel posto di guida, ben regolabile e con tutto a portata di mano, con quegli indicatori circolari che fanno parte della tradizione Alfa Romeo. Sopra la testa, un pannello scorrevole svela la presenza del tetto panoramico: il vetro non si può aprire, ma questa soluzione regala una grande luminosità all?abitacolo. Lo spazio per conducente e passeggero è generoso, così come il bagagliaio. Semplice ma efficace l?impianto audio associato al navigatore satellitare e alla connessione bluetooth per il telefono cellulare.Nella guida, il coupé di Arese si è dimostrato ben piantato a terra pur senza sacrificare un certo confort – la schiena ringrazia – e l?impianto frenante è adeguato alla situazione. In un primo momento il rallentamento sembra blando, ma non si fa in tempo a pensarlo che già la frenata si fa più intensa: occorre fare l?abitudine alla sensibilità del pedale. Discreti i consumi: dopo un test su percorsi misti siamo riusciti a contenerli nella decina di litri di benzina ogni 100 km. Il 1750 TB è il motore d?accesso alla gamma Brera: il prezzo base è di 44.900 franchi.