Anche l'uomo avrà la sua pillola?

ROMA - Il «pillolo» anticoncezionale potrebbe essere finalmente vicino al traguardo: un composto sperimentato sui topi ha dimostrato di essere in grado di interrompere la fertilità maschile in modo reversibile e senza conseguenze sul comportamento sessuale. La ricerca, pubblicata sulla rivista «Cell» e coordinata da un gruppo di ricercatori dell'Istituto statunitense Dana-Faber e il college di Baylor, potrebbe indicare la strada giusta per sviluppare la contraccezione orale maschile.
La molecola chiave della pillola maschile è un composto, chiamato JQ1, in grado di penetrare attraverso il tessuto dei vasi sanguigni testicolari e andare a interrompere la spermatogenesi, il processo attraverso il quale si sviluppa lo sperma. Il risultato, ottenuto sui topi in laboratorio, è una diminuzione del numero e della qualità dello sperma. Lo studio ha inoltre verificato che, poco dopo l'interruzione del trattamento con JQ1, lo sperma torna alle sue funzionalità normali e che l'assunzione di questa molecola non dimostra effetti sulla produzione di testosterone, non ha modificato il comportamento dei maschi né inficiato la salute della prole nata dopo aver concluso la somministrazione di JQ1.