Buttarsi col paracadute. Da 36.000 metri

ROMA - Nel cadere supererà con il suo corpo la barriera del suono e un qualsiasi difetto della sua tuta pressurizzata, simile a quella di un astronauta ma più resistente, gli farebbe bollire il sangue in pochi istanti o potrebbe bruciare nell'attrito con l'aria ad alta velocità: questi sono solo alcuni dei rischi messi in conto dal paracadutista austriaco Felix Baumgartner, che oggi ha annunciato, citato dalla Bbc, che quest'anno tenterà di battere il record assoluto di caduta libera dalla quota di 36.000 metri, ai limiti fra la bassa atmosfera e lo spazio.
Come già fece nel 1960 il pioniere Joe Kittinger nel suo storico lancio compiuto da 31.000 metri per la Nasa (vd. video), quando l'America si stava preparando a mandare astronauti in orbita, il suo salto nel vuoto Baumgartner lo eseguirà dall'abitacolo appeso sotto a un pallone d'alta quota.
Kittinger si avvicinò nella sua lunga caduta alla velocità del suono: Baumgartner prevede di superarla, e sarebbe il primo uomo a farlo a corpo libero, cioè non a bordo di un velivolo.
La parte più importante è la tuta, ermeticamente sigillata e pressurizzata come quella di un astronauta, ma più resistente e più mobile: dovrà infatti resistere a pressioni estreme, dell'aria all'interno ad alta quota, della velocità, del freddo estremo - a quella quota è intorno a -70 gradi - e del calore che si sviluppa con il crescente attrito e dell'impatto con la «barriera del suono».