Mucca pazza, il morbo fermato nei topi

Una classe di farmaci ha allungato la sopravvivenza delle cavie fino all'80% - Lo studio è stato coordinato dell'università di Zurigo
Red. Online
06.08.2015 13:03

ROMA - Per la prima volta una classe di farmaci si è rivelata efficace contro il morbo della mucca pazza, anche se per il momento solo sui topi. Nello studio coordinato da Adriano Aguzzi dell'università di Zurigo, pubblicato dalla rivista Science Translational Medicine, i composti chiamati politiofeni hanno allungato la sopravvivenza delle cavie fino all'80%.

Lo studio parte da alcune ricerche precedenti che avevano dimostrato che i politiofeni sono in grado di legarsi ai prioni. Dopo aver scelto quelli più appropriati attraverso una simulazione informatica i ricercatori dell'ateneo svizzero li hanno testati sui topi, verificando che quello più efficace riusciva ad allungarne la vita fino a 140 giorni dopo l'infezione, l'80% in più rispetto ai topi infettati e non trattati.

I prioni, spiegano gli autori dello studio, agiscono legandosi alle proteine sane del cervello, costringendole ad assumere delle forme 'sbagliate'. I politiofenoli 'sequestrano' i prioni, limitando i danni che possono causare. "Le sostanze descritte nello studio non sono necessariamente quelle che poi potranno essere usate sull'uomo - spiega Aguzzi -. Ma la ricerca mostra che c'è un modo per interrompere il meccanismo che causa la malattia".

Scoperta per la prima volta a metà degli anni '90, la versione umana del morbo della mucca pazza ha fatto secondo l'Ecdc 229 casi fino all'agosto del 2013. In Italia si sono avuti due casi nel Salento nei giorni scorsi.