Renault E-Tech per andare incontro al futuro

GLATTFELDEN - Renault introduce sul mercato la gamma E-Tech schierando subito tre ibride e andando «controcorrente» da più punti di vista. Innanzitutto, fa debuttare la tecnologia più gettonata del momento con modelli che non sono ai vertici della gamma quanto piuttosto nei segmenti più popolari, ovvero Clio, Captur e Mégane. In seconda battuta ha elaborato due varianti distinte del suo sistema, a seconda del veicolo a cui è destinato. Così per la prima si è favorito un «full hybrid» mentre per Captur e Mégane si tratta di versioni plug-in. In comune c’è un 4 cilindri aspirato attinto dalla «banca degli organi» del Gruppo, a cui sono collegati un motore elettrico primario e un’unità secondaria che svolge il ruolo di generatore e starter. Entrambi sono collegati a una trasmissione molto originale, che è paragonabile a un cambio meccanico automatizzato ma senza frizione, sincronizzatori e alcuni rapporti considerati «inutili», come prima, seconda e retromarcia.
A muovere l’auto dall’immobilità ci pensa infatti solo il propulsore elettrico principale, mentre quello termico subentra solo a mezzo già in moto quando servono i rapporti lunghi. A sincronizzare i passaggi di marcia ci pensano le unità a batteria, che compensano pure i vuoti di coppia durante le cambiate. Per i tecnici Renault questa soluzione offre un maggiore rendimento nel trasferire potenza e coppia, riducendo i trascinamenti.

Nel caso della Clio «full hybrid» il gruppo propulsore ha 140 CV combinati con il motore termico che tace anche accelerando con brio e la vettura è in grado di marciare per l’80% degli spostamenti in città in modalità tutta elettrica. La marcia «B» comune ai tre modelli è utile per ottenere la massima rigenerazione e ricaricare la batteria se ci sono frequenti soste lungo il tragitto. Il consumo medio su percorso misto è di 4,3 l/100 km, con 82 g/km di CO2 emessi.

Il SUV compatto Captur adotta come detto la soluzione della tecnologia plug-in, condividendo con la Clio il «millesei» termico, ma avendo unità elettriche più potenti (per una potenza combinata da 160 CV), mentre pure la batteria al litio è più generosamente dimensionata, per la cui ricarica servono tra tre e cinque ore. Le due unità elettriche più potente consentono di attivare ancor più di rado il motore a benzina, tanto che in città si viaggia quasi sempre come veicolo elettrico e Renault dichiara percorrenze da 50 km su strade extraurbane e 65 in città. Nel suo caso la marca francese segnala un consumo medio di appena 1,4 l/100 km e 32 g/km di emissioni.

Sono valori, performance e sensazioni simili a quelle garantite dalla Mégane Grandtour (la variante berlina arriverà in un secondo tempo) E-Tech plug-in hybrid e che si rivela addirittura in grado di offrire consumi ed emissioni ancor più ridotti: 1,3 l/100 km e 28 g/km per questa comoda e briosa auto da famiglia, grazie alla maggiore efficienza aerodinami-ca rispetto a Captur. I tre modelli saranno disponibili dal prossimo autunno, con prezzi che per la Clio partiranno da 24’200 franchi (versione Zen), nel caso di Captur da 38’100 (proposto dalla variante Intens) e per Mégane Grandtour – che si dimostra un’ottima soluzione per le flotte – i prezzi di listino Renault li fissa da 40’200 franchi (nell’allestimento Zen).