Rizoma, se l'high tech è in corsa

Sta per iniziare la primavera e molti di voi avranno già pensato a dare una bella rispolverata al proprio gioiello parcheggiato accuratamente nel box per la stagione invernale. Chi non ha già pensato di dare qualche opportuno lifting alla sua due ruote, per ammodernarla e farla apparire un po' più accattivante? Ho quello che fa per voi nel caso non vi foste ancora del tutto convinti a far impennare il vostro sogno: in questa puntata, vi presento, in esclusiva per il CdT, Rizoma. Un amico d'eccezione mi ha permesso di alzare il telone del tempio dell'high tech – custom e racing – più apprezzato del pianeta, con sede a Ferno, a due passi dalla Malpensa. Fiorenzo Fanali, storico capotecnico di stelle come Max Biaggi e Valentino Rossi, ne è una delle colonne. Nelle mura dell'azienda varesina, sembra di camminare in un'industria farmaceutica. Tutto è perfettamente sterile, c'è una pulizia maniacale. Il motociclismo, qui, è scienza, visione e passione.
VARESE «Nata quasi per scherzo». Queste le parole del CEO di Rizoma Fabrizio Rigolio, che ci ha aperto le porte dell'azienda di Ferno guidandoci all'interno delle sue prestigiose e misteriose mura. Ha un collaboratore d'eccezione che ci ha accompagnati nel tour: l'amico Fiorenzo Fanali, in passato nei box di tanti campioni delle due ruote, oggi attivo nello sviluppo di prodotti innovativi diventati un trademark in tutto il mondo. L'azienda, in effetti, è ormai un vero punto di riferimento grazie alla realizzazione di accessori e prodotti di design dedicati alle moto. Da quest'anno, e questa è una novità assoluta, sarà anche attiva nel mondo delle due ruote senza motore, con la futuristica bicicletta «Metropolitan Bike».
All'ingresso, una grande hall con maxi-schermo ed una «statua» raffigurante una moto futuristica, lasciano il visitarore subito a bocca aperta. Fabrizio Rigolio quest'oggi ha un po' di tempo da dedicarci e ci racconta qualche aneddoto sulle origini di Rizoma, che ha tre lustri di vita. «Un amico aveva bisogno di uno specchietto per la sua moto, così, nell'officina meccanica di papà, durante una notte, abbiamo realizzato il primo esemplare. Da quel momento la voce ha cominciato a girare e sono iniziate ad arrivare sempre più richieste di questo pezzo: un successo inatteso!».
Nato da un'idea sviluppata interamente in famiglia, il progetto imprenditoriale dei due fratelli Fabrizio e Fabio Rigolio, è stato portato avanti con tanta passione, notti insonni e desiderio di creare qualcosa di nuovo sul mercato. Oggi Rizoma ha raggiunto tutti questi obiettivi: è una solida realtà che conta un centinaio di dipendenti. Un marchio giovane, se pensiamo che il primo catalogo di prodotti risale al 2001. Una storia che ha quasi del magico e che ricorda un po' il sogno delle grosse aziende di successo americane. Il marchio italiano ha più di 1.500 accessori nel proprio catalogo, che vengono esportati complessivamente in 160 paesi. Numeri importanti per un'azienda così giovane e che è in continua espansione. Fabrizio Rigolio ci ha descritto con orgoglio che tutti i prodotti Rizoma nascono e prendono vita proprio qui, partendo dal «concept».
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