Voyager 1 fuori dal Sistema solare

Sono rivoluzionari i primi dati in assoluto che arrivano a Terra dai confini del Sistema solare, a un passo dal grande salto nello spazio interstellare. Li sta inviando la storica sonda Voyager 1, lanciata dalla Nasa nel 1977, sono pubblicati su Nature e dimostrano che le teorie che finora hanno descritto i confini estremi del Sistema Solare non valgono più. I nuovi dati inviati dalla Voyager 1 presentano un quadro completamente nuovo della zona di confine, chiamata eliopausa, nella quale l'effetto del vento solare finisce e comincia lo spazio interstellare. Questi non soltanto indicano che ormai la Voyager 1 si trova a un passo dal lasciare il Sistema Solare, ma contraddicono quanto le teorie correnti della fisica hanno previsto finora, ossia che la velocità del vento solare, ossia lo sciame di particelle sprigionato dal Sole, non subisce cambiamenti bruschi in prossimità dell'eliopausa.Non ci sarebbe, insomma, un salto improvviso tra il Sistema Solare e il suo esterno, ma l'ingresso nello spazio interstellare sarebbe graduale e progressivo. Esattamente il contrario di quando si credeva , ossia che esistesse un confine netto e brusco tra il flusso caldo del vento solare e il freddo mezza interstellare.In viaggio da più di 33 anni, la Voyager 1 è il primo veicolo costruito dall'uomo sul punto di varcare i confini dello spazio interstellare ed è anche l'oggetto spaziale più lontano in assoluto dalla Terra: ben 117 volte la distanza fra Terra e Sole (Unità Astronomiche), oltre 16 miliardi di chilometri. Progettata per visitare Giove e Saturno, la sonda è stata considerata fin dall'inizio un messaggero dell'umanità. A bordo ha infatti il disco d'oro chiamato Voyager Golden Record, sul quale sono registrati immagini e suoni della Terra.