Il profilo

Come cambierà Louis Vuitton con Pharrell Williams?

Il cantante e produttore statunitense è il nuovo direttore creativo della linea maschile per la maison francese: raccoglierà l'eredità di Virgil Abloh
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Marcello Pelizzari
15.02.2023 16:30

Una sorpresa? Sì, ma fino a un certo punto. Parliamo della nomina di Pharrell Williams, nuovo direttore creativo della linea maschile per Louis Vuitton. L’annuncio è stato dato, martedì sera, dalla stessa maison francese. Ma è quello di Happy, hanno detto in molti. Ricordando una delle hit più famose del cantante e produttore statunitense. Oramai prossimo ai cinquant’anni e noto, fra le altre cose, anche per aver collaborato con i Daft Punk nella celeberrima Get Lucky. Per tacere di Blurred Lines. Insomma, la domanda gira e rigira è una: può un artista nato e cresciuto nel milieu musicale occuparsi di moda? Risposta: sì, secondo Vuitton e, allargando il campo, il gruppo LVMH. Certo, non è automatico che un artista da 13 Grammy sappia trasportare il suo know-how anche in un altro campo. Ma Pharrell, assicurano quelli che sanno, è la persona giusta al posto giusto.

Per dirla con Vuitton, il nuovo direttore creativo è «un visionario i cui universi creativi spaziano dalla musica all’arte e alla moda». Tradotto dal linguaggio corporate-aziendale: è un’icona. Pure globale. Di più, Pharrell vanta un’esperienza personale – al di là della musica – nella cosiddetta fashion: ha fondato i marchi Billionaire Boys Club e Icecream, dal 2014 disegna scarpe per Adidas mentre dal 2016 è comproprietario di G-Star.

Pharrell non è nuovo, d’altro canto, neppure al settore del lusso: nel 2019 ha presentato una collezione per Chanel assieme a Karl Lagerfeld. A breve, invece, verrà presentata la sua collaborazione con Moncler. Ma Williams aveva lavorato pure con Vuitton in passato. Non a caso, la casa francese ha insistito su un concetto: si tratta di un ritorno.

Hip hop e moda

Le sfide, adesso, saranno tuttavia diverse. E molteplici. Anche perché Williams raccoglierà il testimone dal compianto Virgil Abloh, scomparso nel 2021, noto per aver fuso elementi di streetwear e moda di altissimo livello. A unire il regno precedente e quello che sta per cominciare, beh, è l’hip hop. Un’influenza chiarissima, finanche evidente nel lavoro di Abloh nonché il retroterra da cui partirà Williams. I due avevano pure lavorato insieme a suo tempo ed erano ottimi amici.

Vuitton, per contro, negli ultimi anni ha avuto un successo incredibile. Nel 2022, l’azienda a livello di fatturato è andata oltre i 20 miliardi di dollari.

Il primo banco di prova

La nomina di Williams si inserisce in una strategia più ampia, fronte LVMH, di abbracciare sempre di più la cultura pop. Il primo, importante banco di prova per Pharrell sarà la settimana della moda a Parigi, il prossimo giugno, dove presenterà la sua collezione. In seguito, sarà responsabile di due collezioni ogni anno. Ma quale filosofia abbraccerà? Difficile a dirsi. C’è chi ha previsto possibili svolte gender-neutral a livello di abiti. In questo senso, potrebbe rivelarsi profetica una frase rilasciata a GQ anni fa, nel 2019: «Se ascolti te stesso e ti senti a tuo agio nella tua pelle, indossi ciò che ti si addice e ti si addice come persona».