Francia

Dal negozio a Parigi alle bambole «erotiche»: perché si parla di Shein?

Il colosso dell'e-commerce, alle prese con forti tensioni per l'imminente apertura del suo primo punto vendita nella capitale, è stato segnalato alla giustizia dall'Autorità anti-frode
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Red. Online
02.11.2025 19:36

Il timing? Pessimo, verrebbe da dire. A pochi giorni dall'apertura del suo primo negozio fisico, a Parigi, il colosso di fast fashion cinese Shein è finito nell'occhio del ciclone. L'Autorità francese anti-frode (DGCCRF) ha infatti annunciato, sabato, di aver segnalato alla giustizia l'azienda? Il motivo? La vendita di, citiamo, «bambole erotiche dall'aspetto infantile». Nel suo comunicato, l'Autorità spiega che «la loro descrizione e la loro categorizzazione sul sito non lasciano spazio ai dubbi». Ovvero, quelle bambole sono di «carattere pedopornografico». 

Secondo una fonte del Ministero dell'Economia, citata dal quotidiano economico La Tribune, la palla è oramai nelle mani della Procura di Parigi. Contattata dall'AFP, la stessa Procura non ha rilasciato dichiarazioni mentre il ministro del Commercio, Serge Papin, su X ha assicurato che lo Stato «non si indebolirà nei suoi sforzi per proteggere il popolo francese».

Sul suo sito web, Le Parisien ha pubblicato la foto di una di queste bambole, che mostra il corpo e le fattezze di una bambina con in mano un orsacchiotto, accompagnata da una descrizione esplicitamente sessuale. Le bambole misurano 80 centimetri. «Ci sono persino commenti da parte degli acquirenti» ha affermato un'indignata, se non indignatissima Alice Vilcot-Dutarte, portavoce della DGCCRF, citata dal quotidiano.

In una reazione inviata all'AFP, Shein dal canto suo ha spiegato che i prodotti «sono stati immediatamente ritirati dalla piattaforma non appena siamo venuti a conoscenza di questi problemi». L'azienda cinese ha dichiarato altresì che è stata avviata «un'indagine interna» per capire come questi annunci siano riusciti a eludere «i nostri sistemi di controllo». La DGCCRF, al riguardo, ha sottolineato la mancanza di filtri che impediscano, efficacemente, ai minori di accedere a contenuti sessuali. La DGCCRF, nel suo comunicato, ha ricordato che la diffusione di materiale pedopornografico è punibile con sette anni di reclusione e una multa di 100 mila euro.

Azienda cinese divenuta simbolo globale del fast fashion, Shein è il sito di e-commerce preferito dai francesi: nel 2024, secondo un'analisi di Joko, è stato il portale con il maggior volume di spesa. Al contempo, l'azienda è regolarmente accusata di pratiche ingannevoli, inquinamento e condizioni di lavoro inaccettabili. Preso di mira da una proposta di legge contro la moda usa e getta, quest'anno, in Francia, Shein ha già ricevuto multe per 191 milioni di euro: per il mancato rispetto della legislazione sui cookie, per le false promozioni e per la mancata dichiarazione delle microfibre di plastica.

Nonostante le polemiche, il gigante asiatico prevede di aprire, mercoledì, il suo primo negozio permanente nel BHV Marais, in uno spazio di oltre 1.000 metri quadrati. La partnership con la Société des Grands Magasins (SGM), proprietaria del BHV dal 2023, prevede l'apertura di altri cinque negozi in Francia. L'arrivo «fisico» di Shein sin qui è stato accompagnato da non poche tensioni, con diversi marchi francesi che hanno già annunciato il loro ritiro dai grandi magazzini.