Morbida e spaziosa, la Citroën C5 X è una famigliare rassicurante

È a Barcellona che Citroën toglie i veli alla sua nuova ammiraglia, la C5 X, un ritorno nel segmento D della casa francese che avviene nel solco di un passato fatto di scelte audaci a livello tecnico ed estetico.
La C5 X come erede della DS costruita dal 1955 al 1975? Era la supermolleggiata che prometteva di viaggiare come su un tappeto volante grazie a sospensioni definite idropneumatiche. Oggi la tecnologia ha compiuto passi da gigante e niente è più paragonabile a quella vettura, tuttavia Citroën ci tiene a ripresentare il concetto di tappeto volante associato alla sua nuova creatura, dotata di ammortizzatori con fine corsa a smorzamento idraulico, che rendono morbido e fluttuante il viaggio, permettendo di non soffrire le irregolarità della strada.

Lo abbiamo potuto sperimentare direttamente nel corso dei test effettuati in Catalogna: muoversi a bordo della C5 X è comodo, rilassante e divertente, ancora di più con la versione ibrida, che grazie al lavoro di numerosi sensori permette una regolazione elettronica attiva delle sospensioni. Visto che si parla di ibrido: la C5 X arriva sul mercato (da giugno) in tre diverse versioni, con due motori a benzina (1.2 turbo a tre cilindri da 131 cavalli e 1.6 turbo con 181 CV) e un sistema ibrido ricaricabile che abbina lo stesso quattro cilindri 1.6 a un motore elettrico per un totale di 224 cavalli combinati. Tutte le proposte prevedono soltanto il cambio automatico e la trazione anteriore; l’ibrido plug-in può percorrere circa 50 km in modalità completamente elettrica.


Esteticamente la Citröen C5 X si presenta come una due volumi dalle forme generose e stilisticamente inappuntabili: è la sintesi diremmo quasi perfetta tra una berlina, una station wagon e un SUV, dato che la distanza da terra è di poco inferiore a 20 cm. Il frontale è coerente con le scelte recenti della casa, ha una mascherina sottile che si raccorda alla fanaleria, le fiancate sono pulite, due spoiler «stringono» il lunotto nella parte posteriore.
L’accesso all’abitacolo è facilitato da ampie portiere, lo spazio a disposizione dei passeggeri, anche di quelli che siedono sul divanetto posteriore, è davvero generoso. I sedili, specie le poltroncine del conducente e del passeggero che sta davanti, sono morbidi, curati e garantiscono benessere e comodità. Del resto, gli obiettivi di Citroën al momento di concepire questo veicolo erano molto chiari: puntare sul comfort senza scendere a patti coi compromessi. Missione compiuta, perché quest’auto che ben si adatta alle famiglie è fatta per viaggiare e viaggiare ancora, senza avere la pretesa di permettere una guida sportiva. L’effetto tappeto volante infatti, gradevolissimo, procura inevitabilmente un po’ di rollio, che si avverte maggiormente se si inserisce la modalità di guida «sport». La plancia della C5 X è bella, la strumentazione è un misto di digitale e analogico, il display del cruscotto non è enorme ma restituisce informazioni puntuali e chiare, l’infotainment è gestito da uno schermo da 12 pollici e l’head-up è addirittura XL con 21’’. Ampia proposta di aiuti alla guida già di serie, per un modello che raggiunge la guida autonoma di livello 2.

La scheda (Hybrid 225)
Motore: un motore termico a benzina (4 cilindri) + uno elettrico
Cilindrata: 1.598 cc
Potenza e coppia massima: 225 CV e 360 Nm
Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 7,9 sec.
Velocità massima: 233 km/h
Tempo di ricarica batteria: 5 ore (Wallbox 3,7 kW)
Autonomia elettrica (WLTP): 55 km
Consumi: 1,6 l/100 km
Emissioni CO2: 36 g/km
Classe efficienza energetica: A
Prezzo base del modello: 45.890 franchi
Mi piace
La generosità degli spazi e la sensazione di benessere procurata da un abitacolo decisamente curato, le linee moderne e innovative della carrozzeria.
Non mi piace
Forse una versione a trazione integrale, pensando alla Svizzera, ci stava. D'accordo la comodità, ma su strade ricche di curve il rollio percepito è un po' eccessivo.