"Nessun legame tra droga e creatività"

Keith Richards racconta di come le droghe non lo abbiana mai aiutato nel comporre musica
Red. Online
27.10.2015 13:47

LONDRA - La leggenda dei Rolling Stones sostiene che non ci sia alcun legame tra il consumo di sostanze stupefacenti e creatività artistica.

Richards, che non ha mai fatto mistero del suo passato di eccessi, infatti, non sembra essere d'accordo con altri musicisti della sua generazione, convinti che l'utilizzo di droghe stimoli l'ispirazione.

"Non mi sono mai servite per la mia creatività - ha dichiarato Richards su BBC Radio 4 - stavo tutta la notte alla ricerca della roba".

Il rocker, piuttosto, ammette di aver smesso per paura di finire nel tunnel della dipendenza.

"Era qualcosa di cui dovevo sbarazzarmi perché mi ero reso conto che gli esperimenti stavano andando avanti da troppo tempo. Ci sono persone che possono farcela, altre semplicemente no. Se la droga finisce per diventare più importante della musica, allora significa che hai perso la tua battaglia".

Keith è inoltre tornato a parlare della scelta di scendere sul palco, a due ore dalla tragica morte della figlia Tara, venuta a mancare alla tenera età di 8 mesi.

"Per me è stato uno shock. Mi trovavo a Parigi e il fatto era successo a Ginevra. MI sono detto: 'Meglio fare questo show, altrimenti potrei impazzire'" - ha ricordato il chitarrista - "Se mi fossi fermato, non so cosa avrei fatto. Credo sia stato un modo per preservare me stesso da qualche sciocchezza. È stata dura. Ho pensato che dovevo esibirmi e andare sul palco. Dopo lo show ci sarebbe stato tutto il tempo per soffrire e pensare a quello che era successo".

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