Noomi e il successo di Lisbeth

«Fa piacere leggere dei libri che parlano di persone che sono state maltrattate dalla vita, ma che trovano la forza di ribaltare la situazione, di vendicarsi, di combattere il destino avverso fino a sconfiggerlo. Lisbeth è una che ne ha subite tante, ma non molla, non si flagella come fanno molte donne che sono state stuprate e danno la colpa a se stesse, si odiano, lei no, fa un grosso respiro e reagisce. La gente ama la sua energia e la sua combattività. Quando viene brutalizzata cerca subito il modo giusto per buttarsi dietro le spalle quest'esperienza, ma soprattutto di vendicarsi e liberarsi del suo violentatore. Molte mie amiche mi hanno detto di aver esultato quando Lisbeth si vendica, e anch'io mi sono sentita nello stesso modo, diciamo che quando l'interpretavo il mio ?mostro? ruggiva». Così l'attrice Noomi Rapace spiega il successo del personaggio che interpreta nel film Uomini che odiano le donne, tratto dal primo libro della trilogia Millennium di Stieg Larsson. Un personaggio che milioni di lettori conoscono, quello della giovane e combattiva hacker svedese Lisbeth Salander che affianca il giornalista Mikael Blomkvist nelle sue indagini.