Parti per un viaggio? Scrivici su un diario!

Scrivere un diario è un’ottima abitudine, un’esperienza intima, non solo creativa, consigliata nella vita di tutti i giorni, ma soprattutto in viaggio. È un modo per fissare nella memoria le molte esperienze fatte e per riviverle a distanza di tempo, semplicemente rileggendo quel che si era scritto. Un diario di viaggio rende eterno il ricordo di avventure, storie, incontri e scoperte, ma anche di riflessioni, insegnamenti, sogni e stati d’animo. Tutti elementi e dettagli che se non vengono impressi sulla carta – o in digitale - rischiano di svanire.
Spesso ciò che scoraggia dall’iniziare a tenere un diario è il pensare di non avere talento per la scrittura. Di fatto però non è necessario: è sufficiente un po’ di pratica e sperimentare varie tipologie di organizzazione dei contenuti, come piccoli riassunti della giornata, elenchi, schemi o disegni.
Se si è in procinto di un viaggio, la prima cosa da fare è decidere cosa si vuole far diventare il proprio diario. Si può scegliere di utilizzare un’agenda vera e propria, un taccuino oppure un quaderno o un blocco note. Ovviamente può essere anche virtuale, su computer, tablet o smartphone. In questo caso la tecnologia viene in aiuto con programmi di vario tipo e applicazioni specifiche (per esempio Day One, Penzu o Rove).
Trovato il supporto più congeniale, non resta che iniziare. La regola è solo una: raccontare in modo personale il viaggio di cui si è protagonista senza preoccuparsi di avere un potenziale pubblico di lettori. L’ideale è infatti scrivere solo per sé stessi, nel modo più autentico e spontaneo possibile.
I primi tempi occorrerà rendere la scrittura un’abitudine inserendola nella propria routine. La strategia migliore è scegliere un preciso momento della giornata, per esempio la sera. Diventerà ben presto un piacevole modo per svuotare la mente e prendersi del tempo solo per sé.
Dal punto di vista pratico bisogna ricordarsi di annotare la data ogni volta che si comincia a scrivere. Il resto dei contenuti è a propria discrezione: le parti narrative possono essere intervallate da collage con biglietti d’ingresso o dei mezzi di trasporto, brochure, volantini, foto istantanee e varie altre testimonianze che così resteranno nella memoria.
L’importante è tenere a mente che non si sta redigendo un report, ma che l’unicità del proprio diario è data dal fatto che raccoglie esperienze personali e aneddoti. Per questo è importante creare un buon equilibrio tra informazioni ed emozioni, dando spazio inoltre a dialoghi e discorsi diretti, utili per riportare parola per parola le conversazioni più divertenti e particolari, che si rileggeranno sicuramente con un sorriso.
Il vero valore del proprio diario, infatti, lo si scoprirà solo nel momento in cui si tornerà a sfogliarlo dopo mesi o anni e ci si troverà a fare un emozionante viaggio nel tempo tra pagine dense di ricordi. I giorni raccontati in quelle pagine torneranno vividi e subito riaffioreranno dettagli dimenticati.
L’unica controindicazione è che inevitabilmente verrà subito voglia di partire per una nuova meta, sempre armati di taccuino.