Società

Pettegolezzi e gossip: ecco perché sparliamo

Uno dei motivi per cui discutiamo della vita degli altri è molto banale: si tratta di un tentativo di integrarci.
Uno dei motivi per cui discutiamo della vita degli altri è molto banale: si tratta di un tentativo di integrarci.
Red. Online
26.11.2021 09:00

Se non fosse tossica la si potrebbe definire una delle arti umane di maggior successo. Si tratta dell’abitudine al pettegolezzo, che inquina ambienti sociali e mina anche le relazioni più strette, senza che il più delle volte ce ne accorgiamo. Fare osservazioni sul conto di qualcuno quando non è presente non è di per sé un male, perché molte volte si ha bisogno di confronto o si racconta un aneddoto senza l’intento di parlare male. Quando questo comportamento diventa una prassi costante, un modo di relazionarsi e stare nelle amicizie, però, può diventare pericoloso, per quanto, di primo acchito, sembri farci stare meglio.

Il pettegolezzo è innanzitutto un tentativo di comunicare: lo utilizziamo come ponte per aprire una via di dialogo con una persona, affinché qualcosa ci accomuni, per il puro piacere di parlare quando magari non si hanno argomenti. E non c’è niente di meglio della vita degli altri, quando discutere del tempo non crea abbastanza unione, soprattutto se ci si trova all’interno di un contesto che non conosciamo e ci crea incertezza. Spettegolando, infatti, si ha l’impressione di essere più vicini alla persona con cui parliamo per il fatto di avere un motivo di dialogo che accomuna e, perché no, anche una prospettiva simile sulla questione. L’antropologo Robin Dunbar lo spiega nel suo libro Grooming, Gossip, and the Evolution of Language. In sostanza, le voci di corridoio fungono da connettori sociali. Qui gioca un ruolo importante il fatto di sentirsi soli. Un dato interessante, da questo punto di vista, è proprio il fatto che i giovani sono più facilmente inclini a questo comportamento, ma anche quando si invecchia non di rado è proprio il pettegolezzo a rappresentare il canale attraverso cui cerchiamo di ritrovare posto in una società da cui cominciamo a sentirci emarginati.

Sicuramente condividere pettegolezzi e voci si innesta su quella tendenza tipicamente umana di incuriosirsi sulla vita altrui e preoccuparsene, motivo per cui non si può pensare di incasellare qualsiasi tipo di informazione di questo tipo come un gossip semplicemente superficiale o malevolo. D’altro canto, i pettegolezzi sono di fatto la risposta che tentiamo di dare, seppur goffamente, al bisogno di relazione, di riconoscimento, di sentirci parte di una comunità. Attenzione però a non esagerare: se si trasforma in una prassi, il rischio è che si ottenga l’effetto esattamente opposto, facendoci allontanare dagli altri perché considerati troppo pettegoli.