Come si può calcolare la propria pensione

La pensione, a dispetto di quello che si può pensare, non riguarda il futuro, ma il presente. È importante prestare attenzione fin da subito, ovvero quando si è ancora in età lavorativa, al tema della previdenza per la vecchiaia, in modo da capire come funziona il meccanismo ed evitare brutte sorprese. Come si calcola la pensione è sicuramente una delle domande più comuni: una risposta che è possibile ricevere sia affidandosi ai professionisti che sfruttando gli strumenti disponibili sul web.
Innanzitutto, occorre ricordare che il sistema pensionistico, in Svizzera, si fonda su tre pilastri: la previdenza statale (AVS), quella professionale e quella privata. La prima è l’assicurazione dedicata alla vecchiaia e ai superstiti, ma comprende anche altre forme di indennità, ad esempio per le invalidità. Come è facile immaginare, l’importo dipende da alcuni fattori, tra cui gli anni di contribuzione, il reddito e gli accrediti legati ai compiti educativi e assistenziali. I contributi sono generalmente obbligatori.
Per ottenere una stima della rendita, si può utilizzare uno strumento online ad hoc (disponibile al link https://www.ahv-iv.ch/it/Opuscoli-Moduli/Stima-di-una-rendita-ESCAL) oppure rivolgersi alla cassa di compensazione. Nella valutazione si considerano i dati forniti e le normative in vigore al momento. Occorre però avvertire che gli importi calcolati non hanno nessun valore giuridico.
Si ricorda che in Svizzera l’età ordinaria della pensione è 65 anni per gli uomini e 64 anni per le donne. È comunque possibile anticipare la riscossione della rendita AVS, ma con una riduzione, pari al 6,8% e al 13,6% se si va in pensione, rispettivamente, un anno o due anni prima del termine previsto.
Il secondo pilastro è costituito dalla previdenza professionale: anch’essa obbligatoria per tutti i salariati soggetti all’AVS con un reddito annuo di almeno 21.510 franchi. In realtà, i contributi vanno dapprima a coprire decesso e invalidità; mentre dal 24esimo anno di età si accumula qualche risparmio anche per la vecchiaia. In questo caso, la rendita dipende dai contributi versati nel periodo lavorativo e viene calcolata tramite un’aliquota di conversione fissata per legge al 6,8%.
Infine, il terzo pilastro è rappresentato dalla previdenza privata: contrariamente alle altre due, è a base volontaria. Si tratta di un’assicurazione individuale, che può essere soggetta anche ad agevolazioni fiscali.
Per il calcolo della pensione, occorre dunque prendere in considerazione tutti e tre i pilastri. Ovviamente si tratta di una stima, che può subire cambiamenti con l’approvazione di nuove leggi dedicate al tema.