L’oro e gli svizzeri: amore che si rinnova

Premesso che la maggior parte dell’oro del mondo transita dalla Svizzera, dove sono presenti quattro delle più importanti raffinerie - che lavorano circa il 70% del metallo giallo mondiale - e che il mercato dell’oro in Svizzera sviluppa, a seconda degli anni, un fatturato che va dai 70 ai 90 miliardi di franchi; cerchiamo di conoscere meglio l’oro.
Innanzitutto l’oro è una commodity [1], ma la sua particolarità di bene prezioso lo ha reso, fin dalle origini storiche, un metallo di conio per la moneta. L’attribuzione al metallo giallo di un valore intrinseco, universalmente riconosciuto, ne ha fatto un bene rifugio di fronte ai rischi globali di natura economica e finanziaria. Valore monetario e bene rifugio rendono l’oro un asset [2] del tutto peculiare: il suo andamento risulta infatti più legato a queste due attività, piuttosto che agli utilizzi industriali, ad esso comunque attribuibili.
Come si può facilmente osservare dal grafico riportato - che sintetizza l’andamento dell’oro negli ultimi quarant’anni -, il metallo giallo ha raggiunto una prima valutazione massima nel settembre 2011, a un livello di poco inferiore alla soglia psicologica di 2.000 dollari l’oncia, a seguito di una crescita ininterrotta durata circa sei anni (2005-2011) e coincisa con lo scoppio della cosiddetta «Grande Recessione» iniziata nel 2008.

Successivamente la curva del valore scende in modo intermittente, fino ai giorni nostri dove risale velocemente per raggiungere un nuovo massimo superando proprio i 2.000 dollari l’oncia. La data, oramai entrata nella storia, è il 5 agosto 2020 con la quotazione di 2.018,6 dollari per oncia d’oro [3]. Attualmente il valore, nell’intorno dei 1.700 dollari l’oncia, incorpora una performance di tutto rispetto e gli analisti si interrogano sui motivi di tale trend e sull’eventuale prosecuzione anche durante l’anno in corso. Proprio dal grafico su base quarantennale si evidenzia, nel medio e lungo termine, il valore crescente dell’oro e, proprio per questo, rappresenta una delle forme di investimento preferite dagli svizzeri.
Secondo un recente sondaggio effettuato in Svizzera - intervistando 2.300 adulti provenienti dalla Svizzera tedesca, francese e italiana - dall’Università di San Gallo in collaborazione con la società di commercio di metalli preziosi Philoro -Vienna-, l’investimento più popolare sarebbe quello immobiliare (menzionato dal 53% degli intervistati), ma l’oro arriva al secondo posto con il 48%, seguito da azioni (30%), fondi (25%) e conti correnti e di risparmio (24%). Il platino occupa il nono posto, l’argento è al tredicesimo posto. A una precisa domanda, gli svizzeri hanno dichiarato di aver scelto l’oro per proteggersi dal rischio geopolitico e dei tassi di interesse.
Certamente i bassi tassi di interesse, l’attrazione sbiadita delle forme classiche di accantonamento come il conto di risparmio, nonché le incertezze economiche e politiche vengono percepiti quali tratti distintivi del mercato finanziario attuale. In questo contesto, gli investitori farebbero quindi sempre più affidamento sui metalli preziosi fisici poiché questa forma di investimento è considerata a prova di inflazione e certamente più «concreta» dei bitcoin. La Banca Centrale svizzera detiene circa 1.040 tonnellate di oro, il che la rende l’ottava Banca Centrale detentrice di oro al mondo. Su base pro capite, le disponibilità in oro della Banca Centrale svizzera ammontano a circa 127 grammi a persona. Tuttavia, la Svizzera ha ridotto la percentuale di oro che detiene. La percentuale di oro detenuta in riserve estere è scesa dal 39% di un decennio fa al 5%.
L’indagine ha inoltre rilevato che uno su cinque dei cittadini svizzeri desidera acquistare oro nei prossimi mesi e quasi due terzi della popolazione svizzera considera i metalli preziosi una forma di investimento ragionevole (60,5%). Un altro punto degno di nota è che la domanda di oro aumenta in correlazione con i redditi delle famiglie. La tendenza attuale è quella di acquistare oro direttamente dalla propria banca di fiducia, e cioè quasi il 62% degli intervistati ha acquistato il metallo giallo dalla propria banca.
I metalli preziosi fisici sono considerati un investimento a lungo termine dal 51% degli intervistati svizzeri. Altre ragioni importanti per gli investimenti in metalli preziosi sarebbero il desiderio di sicurezza (39%), stabilità (30%), creazione di ricchezza (25%) e profitto (17%). Infine, per quanto concerne specificatamente l’economia ticinese, tre delle quattro raffinerie svizzere di metalli preziosi che citavamo all’inizio - coinvolte nella lavorazione del 70% della produzione mondiale di oro - sono posizionate nel Canton Ticino. In particolare la Valcambi, la Produits Artistiques Métaux Précieux -Pamp- e la Argor-Heraeus; invece la Metalor Technologies si trova a Neuchâtel. Tutte e quattro compaiono tra i principali fornitori di lingotti con il marchio London Good Delivery: si tratta di una certificazione di eccellenza per i lingotti di investimento che viene concessa dalla London Bullion Market Association (LBMA). Certificazione che garantisce l’oro destinato ai forzieri sia delle Banche centrali - come riserva aurea - che nei caveau delle banche a fronte dell’emissione di Etf. [4]
Vocabolario economico finanziario
[1] COMMODITY - Termine che racchiude le materie prime, che sono quella particolare categoria di beni che viene scambiata sui mercati senza differenze qualitative (beni energetici, metalli e metalli preziosi, carni e prodotti agricoli). Sono definiti beni fungibili (seguendo la tradizione del diritto romano -res quae pondere numero mensura constant- che significa i beni indicati nel genere, numero, peso e misura)
[2] ASSETS - Un’attività che può essere posseduta o controllata, da una persona o da una società, con l’obiettivo di un profitto o un vantaggio nel futuro. Nel trading finanziario - commercio finanziario -, il termine asset indica tutto quello che viene scambiato sul mercato finanziario, come azioni, bond, valute o materie prime.
[3] ONCIA D’ORO - Unità di misura per l’oro. 1 oncia equivale a 31,103476 grammi. Da non confondere con i carati che sono l’unità di misura della purezza dell’oro. I carati sono espressi in millesimi, per esempio 750 significa 750 parti d’oro su 1.000.
[4] ETF - Exchange Traded Fund o una Exchange Traded Commodity (ETC), è un fondo composto da un unico asset: l’oro. Gli ETF e gli ETC vengono scambiati in borsa come un normale titolo azionario o un’azione. Il loro valore poggia sul fatto di poter disporre di “asset sottostanti” relativi al metallo prezioso.